15. Ho giocato tre numeri al lotto… (1895)
… Venticinque, Sessanta e Trentotto! Erano i numeri che alcuni pappagalli colorati avevano dato in sogno a Carosone per giocarli al lotto e che Carosone aveva poi cantato nella...
Leggi tutto14. Un comodo antifurto: il fucile dietro la porta (1897)
Chi non si è mai divertito da piccolo a ideare complicatissimi congegni legando chilometri di filo e spago alla maniglia di una porta, da far scattare non appena dall’altra parte la porta venisse...
Leggi tutto13. La storia di Anatilde e della sua turpe tresca prematrimoniale (1898)
In Piemonte, alla fine dell’800, si doveva certamente respirare un’aria austera, seriosa, severa.
Baffi arricciati, schiene spezzate, marchesi, risaie, la lingua francese, il Re, Cavour, la nebbia, gente semplice e grandi signori.
12. Il Casinò di Venezia e i debiti di giuoco (1941)
Lo ammetto: mi piace giocare. Mi piace giocare a carte, mi piace scommettere (in particolare sul basket filippino), ma soprattutto mi piace frequentare i Casinò.
Non nutro quasi mai velleità di vittoria, ci mancherebbe...
Leggi tutto11. Olio di ricino e violenza privata: l’Italia al tempo della Marcia su Roma (1923)
La Massima dal Passato di questa settimana è probabilmente un unicum nel suo genere.
Si tratta di una sentenza del Tribunale di Milano che aveva riconosciuto colpevoli del reato di violenza privata tre sgherri che avevano costretto con...
Leggi tutto