Immunità, s.f.
Il Nomen Omen di questa settimana ci porta a fare la conoscenza di un termine di utilizzo ormai comune, oseremmo dire quotidiano, per l’attualità politica e giuridica dei nostri giorni, e non solo.
La parola in esame è un perfetto esempio di dialogo e di influenza tra le lingue tecniche e settoriali in atto da diversi secoli nel volgare, prima, e nell’italiano poi. Una contaminazione che supera i confini del nomen omen stesso.
Parliamo di immunità, esenzione e garanzia vecchia come il diritto – potremmo dire – perché non vi sono leggi senza esenzioni di applicazione e privilegi. Non per tutti, ovviamente. Alla maggioranza può bastare l’antico adagio di una legge eguale per ciascun individuo.
Oltre alla definizione principale di immunità, riconducibile appunto al diritto e all’ambito politico, vi è un’immunità medica ben nota, specie in tempi di pandemia, e spesso unita a metaforici e simpatici assembramenti di ovini ai quali veniamo comparati noi esseri umani quali società e gruppo di individui.
Ma prima di approfondire l’uno e l’altro aspetto, vediamo cosa ci racconta l’etimologia di questo termine, per scoprirne le origini.
Immunità deriva dal latino IMMUNITAS, “esenzione dalle tasse”; si tratta di un chiaro composto, formato da IMMUNIS, unione di una forma assimilata di IN-, con senso di opposto e privazione, MUNUS-, “servizio, impiego” e, in ultimo, il suffisso -TAS, dal Proto-Indo-Europeo *-teh₂ts, particella utilizzata per formare nomi astratti ed indicati uno “stato”.
MUNUS ha un’interessante storia linguistica che vale la pena di percorrere. Come il cugino MUNIA, “doveri”, è derivato dal Proto-Indo-Europeo **moy-nós, da *mey-, “scambio”. Contiene dunque il senso di baratto, scambio di servizi per beni e viceversa. Siamo nello stesso campo semantico di “comune” e di “municipio”.
Arrivati a questo punto, la domanda è lecita: è nata prima l’immunità giuridica, o quella medica?
Stavolta vince il diritto. Nella Roma antica troviamo l’istituzione delle munera civilia, le tasse e gli oneri che il cittadino doveva versare alle casse pubbliche, con versamenti di varia natura ed entità.
Nel Basso Impero venne istituita una classe di immunis, di persone appartenenti a cariche pubbliche alle quali spettava un certo grado di esenzione dal versamento delle munera o l’espletamento di attività. Lo stesso principio si applicava ad alcuni fondi e domini.
La tradizione di mantenne anche in epoca Medievale, dove alcune terre, per volere del sovrano, potevano essere rese immuni da tassazioni e controlli, lasciate alla mercé del signore di turno, cui erano state concesse in beneficio. Questa istituzione restò in Italia anche nel periodo Franco, con particolare attenzione alle libertà concesse ai terreni dati in dono al clero, per ovvie ragioni.
Nel corso del tempo da immunità economica, si passò anche ad immunità politica: chi la possedeva poteva gestire buona parte della giustizia sul proprio territorio quale rappresentante del Sovrano stesso.
Vediamo dunque qui il germe dell’immunità ben conosciuta oggidì, e tanto adorata dalla nostra odierna classe politica.
E quella medica, invece? È ben più giovane e risale al XIX secolo, probabilmente nata e fiorita nel linguaggio scientifico francese e diffusasi poi per tutto il Vecchio Continente ed oltre, portando con sé il significato di “immunità” di un organismo da agenti patogeni, virus, e simili. Che in fondo fanno il paio con le tasse, diciamocelo.
In chiusura, permettiamoci un excursus in una delle prime attestazioni in volgare italico dell’immune in senso corrente. La troviamo in un volgarizzamento di area veneta della Navigatio Sancti Brendani, la Navigazione di San Brandano, testo del XIV secolo, che ci ricorda come immunità dal male e istinto di sopravvivenza siano, spesso, una questione di fermissima fede:
Vero è che [de] la vechieza e la debelitade ele nostre nenbre si è inmun. E devé saver che in questa isola nu’ non avemo algun desasio de manzar, ma cusinato de fuogo nui non avemo mai, e non avemo mai fredo nì caldo che ne faza recresimento, perché lo aiere è molto tenperado.
Bibliografia
Immune, in TLIO, Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (accessibile online).
Immunità, in GDLI, UTET (accessibile online).
immunitas in Charles du Fresne du Cange’s Glossarium Mediæ et Infimæ Latinitatis (augmented edition, 1883–1887).
Navigatio Sancti Brendani. La navigazione di San Brandano, a cura di Maria Antonietta Grignani, Milano, Bompiani, 1975.
Immunità, in Dizionario Giuridico Romano, edizioni Simone (accessibile online).
Milano, 1988. UX Designer e Project manager, dottoressa in Filologia Moderna. Appassionata di vino, cose vecchie e storia della lingua.