Continua la nostra avventura nella Intelligenza Artificiale dal Passato. E così, dopo i brevetti di giocattoli, a tema sportivo, e quelli mistici e religiosi, è finalmente arrivata l’ora di andare alla scoperta di quelli musicali.
La categoria dei brevetti inerenti a robot e automi musicali è piuttosto nutrita. D’altronde carrillon e congegni similari hanno sempre catturato l’attenzione degli appassionati del bello e del divertimento.
Ma qui andiamo oltre e in particolare, riteniamo opportuno segnalare i seguenti tre brevetti.
- Brevetto n. 2115533 del 26 aprile 1938, avente ad oggetto automi azionati dalla musica:
Il disegno del brevetto mostra un duo ballerino femminile (à la Sorelle Kessler) sopra una piattaforma, in grado di muoversi e danzare in modo sincronizzato con la voce e la musica. Lo scopo del dispositivo è perlopiù quello di attrarre l’attenzione delle persone (soprattutto dei bambini) e quindi pubblicitario.
L’inventore sottolinea che “invece di fornire semplicemente un oggetto mobile di nessuna forma particolare, è desiderabile impiegare un automa con la somiglianza di un noto cartone animato, attore o altra persona, in modo che i movimenti di tale automa, quando riproducono i movimenti della corrispondente persona o del suo sosia, ricordi a coloro che lo guardano i movimenti della persona cui essi sono associati e dalla quale i suoni provengono”.
- Il brevetto n. 2254091 del 26 aprile 1941 riguarda una orchestra meccanica.
Presenta un meccanismo abbastanza semplice, e cioè un motore unico posto al di sotto del “palcoscenico” tramite un sistema di pulegge, rimandi, bielle e manovelle produce il movimento degli orchestrali in miniatura in modo sincronizzato con la musica prodotta da un grammofono. Da notare la presenza anche di una cantante, in grado di alzarsi al momento della sua performance, e del direttore d’orchestra che può ruotare intorno all’asse cranio-caudale, rivolgendosi alternativamente all’orchestra o al pubblico:
- Il brevetto n. 2307296 del 5 gennaio 1943 protegge anch’esso una intera “orchestra“
Questo ha però un meccanismo ben più complesso del precedente, in quanto è munito di circuiti elettrici e di diversi attuatori utilizzati per produrre il movimento dei diversi musicisti e delle parti del loro corpo; inoltrepresenta anche un motore per azionare il sipario e interruttori automatici per accendere o spegnere le luci di scena; ovviamente, tutto in modo sincronizzato con la musica.
L’inventore è così convinto della bontà del suo trovato, che nel brevetto afferma: “Scopo della mia invenzione è fornire musicisti automa di tale forma e operati in modo tale da apparire più realistici di quanto non facciano gli automi finora realizzati e operati”.
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