“Sul ponte sventola bandiera bianca“. Questi versi che ispirarono Battiato sono di Arnaldo Fusinato, poeta e tenente de “Cacciatori delle Alpi” di guardia al Lazzaretto, che alla vigilia della caduta della Repubblica di Venezia espresse tutto il suo sconforto nella lirica “L’ultima ora di Venezia”.
La Repubblica di Venezia era stata proclamata il 22 marzo 1848, nel corso degli stessi giorni dei moti di Milano. Gli austriaci erano capitolati dopo l’insurrezione capitanata dall’avvocato Daniele Manin.
Il giorno successivo, sulla spinta degli eventi di Venezia e Milano, Carlo Alberto dichiarò guerra all’Austria: iniziava la prima guerra di indipendenza italiana.
Il 4 luglio, la repubblica di Venezia votò a favore della annessione al regno di Sardegna, “obbedendo alla suprema necessità sia libera dallo straniero” (come recitava la proposta del ministro della giustizia, Jacopo Castelli).
L’esperienza della Repubblica di Venezia ebbe però vita breve. Poco più di un anno dopo, le sconfitte dell’esercito Piemontese e la scarsa organizzazione di quello veneto permisero agli austriaci di riprendere Venezia, dopo uno strenua resistenza. La città capitolò il 22 agosto 1849, quando Manin firmò la resa, pochi giorni prima di prendere la via dell’esilio.