Che la politica nostrana sia sempre stata ricca di controversie è noto, ma se vi dicessimo che nel 1994 è stato interrogato addirittura il Duce per fornire pareri sull’assetto della Repubblica? Chiamato in causa tramite una seduta spiritica a Torino, ecco come andò la tavola rotonda.
Studiosi di politica, statisti, ed esperti di ogni genere sono interrogati ogni giorno dai nostri politici per tentare di predire le sorti della vita politica dello Stato. Quanto durerà l’attuale governo, quali obiettivi riuscirà a portare a termine il premier e chi sarà il prossimo presidente della Repubblica? Nessuno può rispondere con certezza a questi enigmi, così c’è chi ha pensato di rivolgersi al soprannaturale.
Un curioso articolo del Corriere della Sera datato 27 maggio 1994 racconta una insolita seduta spiritica che sarebbe avvenuta nello stesso anno a Torino, niente meno che un venerdì 13, con un protagonista d’eccellenza chiamato a rispondere ai quesiti politici del tempo: Benito Mussolini, il Duce.
A interrogare l’illustre defunto sarebbero stati nove individui del Circolo mediatico europeo, un ritrovo d’intellettuali appassionati di esoterismo, che sembra aver vantato soci come Salvador Dalí e Salvator Gotta. Il tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti era interpretato da una casalinga analfabeta, tale Anna, che vista la scarsa conoscenza degli argomenti di cui i nove si apprestavano a discutere, era garanzia di autenticità nei discorsi che avrebbe riportato. Tutto questo secondo il saggio parere del professor Renzo Baschera, scrittore e studioso di fenomeni paranormali, nonché testimone della vicenda.
La tavola, rigorosamente rotonda, fu quindi apparecchiata: qualche candela, penombra, catena di mani ed ecco che l’invitato speciale si manifesta nel corpo inerme di Anna. Voce maschia, tono imponente, presentazione che non lascia dubbi: “Ho governato l’Italia per vent’anni: sono Benito Mussolini!”. I presenti fremono, l’emozione è forte: quanti preziosi consigli potremo apprendere da un politico con così lunga esperienza! D’altronde, non è la prima volta in cui sembra che gli spiriti del passato vogliano aiutare i buoni politici a risolvere turbinose questioni di Stato: nell’aprile 1978 Romano Prodi aveva ricevuto una rivelazione dall’aldilà sul luogo in cui Aldo Moro era stato detenuto, via Gradoli a Roma.
Stavolta, protagonista delle domande è il governo Berlusconi, salito in carica l’11 maggio dello stesso anno, assieme alla sua rete di alleati. Ma ecco una prima rivelazione: ci sarà un Berlusconi II, e l’evento è destinato a ripetersi! Questo perché il signor Berlusconi, sottolinea l’anima nera, è un uomo forte, un gigante, ma dai piedi d’argilla. Può contare, sua fortuna, su quel “bravo ragazzo” di Fini, mentre bisogna far attenzione all’impetuoso Bossi, un temporale tutto fulmini e saette, eppure incapace di “far piovere”.
Lo spirito del Duce si riserva anche un commento anche sul fascismo: è andato bene un tempo, ma non è più un modello politico attuale. Tuttavia, può insegnare ancora qualcosa.
Poi prosegue rivelando alcuni eventi che in effetti, agli occhi di noi posteri, sembrano essersi avverati: “La Lega vuole dividere l’Italia, ma finirà per dividere se stessa” e ancora “Il prossimo presidente della Repubblica sarà un letterato, non un politico. Verrà dal Sud per regnare al Nord”.
Al Nord, sì, perché come prospettato da Mussolini, Milano nel 2020 avrebbe rubato la corona di capitale a Roma, mentre tra i marmi di quest’ultima avrebbero passeggiato le pecore.
Ecco, il Duce in effetti ha commesso un errore: non le pecore ma i cinghiali, sono i cinghiali che passeggiano ammirati tra le strade dell’Urbe!
Riproduzione riservata