La Società delle Nazioni fu la prima organizzazione intergovernativa mondiale con la missione principale di mantenere la pace nel mondo. La proposta del Presidente americano Woodrow Wilson volta alla sua costituzione venne accettata il 25 gennaio 1919 nell’ambito della Conferenza di Pace di Parigi, la Società venne poi ufficialmente costituita 10 gennaio 1920 e cessò le operazioni il 20 aprile 1946.
Gli obiettivi primari dell’organizzazione, come dichiarato nel suo Patto costitutivo, includevano la prevenzione delle guerre attraverso la sicurezza collettiva e il disarmo e inoltre la risoluzione delle controversie internazionali attraverso la negoziazione e l’arbitrato. Altri elementi coperti dal trattato costitutivo e in quelli correlati includevano le condizioni di lavoro, il giusto trattamento degli abitanti nativi, il traffico di esseri umani e di droga, il commercio di armi, la salute globale, i prigionieri di guerra e la protezione delle minoranze in Europa. Il Patto della Società delle Nazioni fu firmato il 28 giugno 1919 come Parte I del Trattato di Versailles, ed entrò in vigore insieme al resto del Trattato il 10 gennaio 1920. La prima riunione del Consiglio della Società ebbe luogo il Il 16 gennaio 1920 e la prima riunione dell’Assemblea della Società ebbe luogo il 15 novembre 1920. Nel 1919 il presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson vinse il Premio Nobel per la pace per il suo ruolo di principale architetto della Società.
La filosofia diplomatica alla base della Società ha rappresentato un cambiamento fondamentale rispetto ai cento anni precedenti. La Società mancava di una propria forza armata e dipendeva dagli alleati vittoriosi della Prima guerra mondiale (Francia, Regno Unito, Italia e Giappone erano i membri permanenti del Consiglio esecutivo) per far rispettare le sue risoluzioni, mantenere le sue sanzioni economiche o fornire un esercito quando ce n’era bisogno. Le Grandi Potenze erano spesso riluttanti a farlo. Le sanzioni potevano danneggiare infatti i membri della Società, quindi erano non erano spinti a rispettarle. Durante la seconda guerra italo-etiope, quando la Società accusò i soldati italiani di prendere di mira le tende mediche della Croce Rossa Internazionale e del Movimento Mezzaluna Rossa, Benito Mussolini rispose che “La Società va molto bene quando sparano i passeri, ma non quando le aquile scendono in picchiata.“
Nella sua massima estensione dal 28 settembre 1934 al 23 febbraio 1935, contava 58 membri. Dopo alcuni notevoli successi e alcuni primi fallimenti negli anni ’20, la Società alla fine si dimostrò incapace di prevenire l’aggressione da parte delle potenze dell’Asse negli anni ’30. La credibilità dell’organizzazione fu indebolita dal fatto che gli Stati Uniti non si unirono mai alla Società e l’Unione Sovietica si unì in ritardo e fu presto espulsa dopo aver invaso la Finlandia. Negli anni ’30 poi la Germania si ritirò dalla Società, così come il Giappone, l’Italia, la Spagna e altri. L’inizio della Seconda guerra mondiale dimostrò che la Società aveva fallito il suo scopo principale, che era quello di prevenire qualsiasi guerra mondiale futura. La Società è durata 26 anni; le Nazioni Unite (ONU) la hanno sostituita dopo la fine della Seconda guerra mondiale e hanno ereditato diverse agenzie e organizzazioni fondate dalla Società delle Nazioni.