Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia.
Il famoso incipit de Le ultime lettere di Jacopo Ortis celebra dolente la fine della Repubblica di Venezia e il passaggio della Serenissima, dell’Istria e della Dalmazia all’Austria, sancito con il Trattato di Campoformio siglato tra Napoleone e il conte Johann Ludwig Josef von Cbenzl, rappresentante dell’Arciducato austriaco.
Da parte sua, l’Austria riconobbe ufficialmente la Repubblica Cisalpina come potenza indipendente, sancendo così il successo della Campagna d’Italia di Napoleone, che appena un anno primo era entrato a Milano, e rinunciò altresì in favore della Francia ai territori delle ex province belghe e a Corfù, Cefalonia e Zante, proprio l’isola che anni prima Ugo Foscolo aveva lasciato per trasferirsi a Venezia.