Duello, s.m.
È nato prima il duello o la guerra?
Con il Nomen Omen di questa settimana, vi portiamo alla scoperta di una delle istituzioni più affascinanti per gli appassionati di storia del diritto.
Forma di scontro rigidamente regolamentata, come del resto lo era almeno sulla carta qualsiasi forma di confronto tra cavalieri e gentiluomini, e i cui natali ritroviamo in epoca ben più antica di quanto sospetteremmo.
Parliamo del Duello. Non ci dilungheremo sulla trattazione codicistica dei codici cavallereschi, lasciando ad altri ben più dotti in materia oneri e onori, ma risponderemo ad una domanda topica grazie ai nostri consueti scavi etimologici.
Quindi scegliete bene la vostra arma, ma ricordate i consigli dell’esperto direttamente dal Wild Wild West:
Nessun uomo con un po’ di saggezza si è mai presentato ad un duello con una pistola.
Parola di Wyatt Earp (quello vero, non Kevin Costner).
Ma che cos’è, agli occhi della giurisprudenza, un duello? Facile a dirsi, direte voi.
Per rispondere non possiamo esimerci, seppur brevemente, dal bussare alla porta del Colonnello Jacopo Gelli, autore del Codice Cavalleresco Italiano, tra i più importanti testi di codificazione in materia:
Il duello è il combattimento a due, che avviene con il libero consenso dei partecipanti, senza sottintesi o restrizioni, alla presenza di quattro testimoni e dei medici, fatto con armi riconosciute adatte dal Codice penale e da quello cavalleresco, conforme alle regole e prescrizioni d’onore
Dunque, non semplice scontro armato tra due contendenti, ma qualcosa di ben più regolamentato.
L’origine di questa usanza la ritroviamo tra i popoli barbari, che alla vigilia di un’importante battaglia contro il nemico, solevano ingaggiare un combattimento tra due campioni delle fazioni rivali, cercando il presagio della vittoria (o della sconfitta).
Grazie alla diffusione del costume, dalla forma divinatoria si passò poi a quella di istituzione giudiziaria, circoscrivendo il duello ad una prova per accertare la veridicità di un’obiezione ad un’accusa, all’interno di un procedimento civile – specialmente in caso di spergiuro.
Quod lites romana justitia finiret et solita armis discerni, jure terminarentur.
Dalle parole di Velleio Patercolo.
Le fonti attestano una forma di regolamentazione similare a quella che verrà confermata nei secoli seguenti: la presenza di testimoni a supporto della credibilità del giurante, in numero stabilito dalla legge stessa. Ma questa modalità di regolamento dei conti non piacque a tutti in egual modo: anzi.
Il duello, evolvendosi poi in vero e proprio combattimento giudiziario, e differente dal duello cavalleresco, cerco di sopravvivere clandestinamente ai fendenti ecclesiastici e istituzionali, sino all’epoca moderna.
Guardando all’Italia preunitaria, vennero stabilite aspre pene verso i contravventori: dal bando al confino, al ritiro dei titoli patrizi.
La codificazione in merito restò frammentaria sino alla compiuta unità, e nel 1875 il Senato del Regno promulgo una serie di norme sempre, convintamente, in ottica anti-duellistica. Vennero tuttavia stabilite regole ben precise per un altro tipo di duello, quello “moderno”, discendente di quello cavalleresco, attuato per ragioni d’onore e offesa, la cui risposta poteva essere una e una soltanto: il sangue.
Ma al vi abbiamo promesso risposte concrete: da dove deriva il termine duello?
Dal latino arcaico DUELLUM, originariamente significante “guerra”; la radice è Proto-Indo-Europea, da *deh₂w-, *dew– (“ferire, distruggere, bruciare”).
DUELLUM è cognato dell’antico Greco δαίω (“bruciare”), come di δύη (“miseria, dolore”).
Come spesso accade, in linguistica incontriamo dei mutamenti fonetici che formano nuovi significanti, i quali spesso spiccano il volo divenendo ben più famosi ed utilizzati del termine di base. È il caso di BELLUM, variante per iniziale da DUELLUM, che mantenne lo stesso significato di “guerra”.
Al nostro termine non rimase che il refugium nel linguaggio poetico, e l’appellativo di “arcaismo” più tardi, ma seppe prese una rivincita di tutto rispetto, confermata poi a partire dall’alto medioevo, quando diventò in modo definitivo significante per il combattimento tra due persone, specialmente tra due campioni (barbari o no, pur sempre campioni sono). Il termine venne ripreso quindi tra gli storici latini nelle loro trattazioni sui costumi di altre popolazioni – tra le quali, quelle germaniche.
Fun fact: in antico irlandese, il termine per duello è róe, neutro che significa “terreno di battaglia”, indicando quindi il luogo in cui, secondo le antiche leggi insulari, avveniva il confronto.
Dunque, tornando a noi: è nato prima il duello o la guerra? All’etimologia l’ardua sentenza.
Ma concludiamo con una delle citazioni più celebri sul duello, per la voce di Mark Twain:
Io disapprovo profondamente i duelli. Se un uomo dovesse sfidarmi, lo prenderei gentilmente e con aria di perdono per la mano e lo porterei in un posto tranquillo e lo ucciderei.
Bibliografia
Duello, in GDLI, UTET (accessibile online).
Duello, in TLIO, Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (accessibile online).
Duellum, in Charlton T. Lewis and Charles Short (1879) A Latin Dictionary, Oxford: Clarendon Press.
« 1 duellum » (par C. du Cange, 1678), dans du Cange, et al., Glossarium mediae et infimae latinitatis, éd. augm., Niort : L. Favre, 1883‑1887, t. 3, col. 203b. http://ducange.enc.sorbonne.fr/DUELLUM1.
eDIL s.v. 2 róe or dil.ie/35422.
Mejer, Jonas Daniel, Esprit, origine et progrès des institutions judiciaires, Paris, G. Dufour et Ed. D’Ocagne, Libraires, 1823, Vol. I, lib. II, cap. VII.
Tacito, De more Germanorum, Cap. X.
Gelli, Jacopo, Codice Cavalleresco Italiano Con Il Commento E Note Di Giurisprudenza Cavalleresca 15a Edizione Completamente Rifatta Con Prefazione DI A. G. BANTI, Milano, Ulrico Hoepli Editore-Libraio Della Real Casa, 1926.
Autobiography of Mark Twain: The Complete and Authoritative Edition, Volume 1, a c. di Mark Twain, Sharon K. Goetz, Leslie Diane Myrick, Harriet Elinor Smith, Victor Fischer, University of California Press, 2010.
Immagine di copertina: “Two women”. Augsburg, Martin Engelbrecht, Foglio inciso preparatorio per un diorama, raffigurante un duello tra due donne, combattuto con pistole da duello a colpo singolo, 1740 – 1750, Archivio Libreria Antiquaria Bourlot, Torino.