5 Maggio 1821 – Muore Napoleone
Sono ricordi di scuola scolpiti nella memoria di tutti. Il 5 maggio è l’anniversario della morte di Napoleone Bonaparte, che si spense in questo giorno nel 1821 sull’isola di Sant’Elena.
Ricordato principalmente per le sue imprese di conquista, Napoleone è ben noto ai giuristi anche per l’ingente opera di codificazione che fu conclusa sotto il suo governo in Francia, ed esportata in gran parte dell’Europa continentale, dove ancora rivive nei codici civili dei paesi di civil law. Quando salì al potere nel 1799, assicurò la stabilità politica necessaria per dare attuazione alla disposizione della Costituzione rivoluzionaria del 3 settembre 1791 che recitava: “sarà fatto un codice delle leggi comune a tutto il regno.”
D’altronde, proprio l’unificazione del diritto era stata uno dei principali obiettivi della Rivoluzione. Il diritto francese all’epoca era così frammentato che un viaggiatore che avesse attraversato il Paese, avrebbe cambiato più spesso le leggi che i cavalli – come commentava sarcasticamente Voltaire. Organizzare la legge vigente in un codice, sottraendola così all’arbitrio dei giudici, avrebbe realizzato la certezza del diritto tanto agognata dagli illuministi.
Dopo alcuni tentativi fallimentari di codificazione portati avanti da Cambacérès, il Code Civil vide infine la luce sotto Napoleone nel 1804. Il codice, che unisce elementi della tradizione giuridica franco-germanica a quelli di stampo romanistico, è stato definito per questo un’opera non solo francese, bensì europea.
Segnò una rottura definitiva con l’Ancien Régime, ponendo fine al particolarismo giuridico attraverso la sistematizzazione del diritto, e positivizzando alcuni degli ideali illuministi portati avanti dalla Rivoluzione, quali l’uguaglianza, la libertà personale, la centralità della volontà, l’assolutezza del diritto di proprietà.
Per un approfondimento sul rapporto fra Napoleone e l’arte, ne abbiamo scritto in per la rubrica Erudizioni Legali QUI.