Il 28 aprile dell’anno 1400 muore a Pavia Baldo Degli Ubaldi, il quale, di nobili ascendenze, fu uno dei più rinomati giuresconsulti di epoca medievale. Formatosi sotto l’egida di Bartolo da Sassoferrato, a cui ci si riferiva come lucerna iuris, pare si sia avvicinato alle discipline giuridiche già a 17 anni iniziando poco dopo la sua lunga e prosperosa carriera accademica all’Università di Bologna. Il suo percorso di insegnamento fu particolarmente ramingo perché si spostò tra Perugia, Pisa, Firenze, Padova, per poi approdare a Pavia.
Il suo contributo scientifico è ricompreso nella corrente dei commentatori. Pur avendo studiato accuratamente la metodologia dei glossatori, si dimostrò sempre ingegnoso e attento alla spendibilità pratica dei suoi studi, concentrandosi molto sulla casistica e sulle questioni sociali legate all’analisi interpretativa delle norme. Il suo acume fu talmente noto che persino l’allora Papa Urbano Urbano VI gli commissionò un parere tecnico sull’annosa questione dello Scisma d’Occidente. Abile oratore e spiccato polemista, pare abusasse molto delle sue competenze dialettiche contraddicendo talora le sue posizioni.
I suoi interessi erano trasversali, spaziando tra il diritto civile, il diritto romano, il diritto feudale e il diritto commerciale. Tra le sue opere di pregio si menzionano i commentari del Corpus iuris e il trattato in materia di diritto commerciale intitolato Summula respiciens facta mercatorum, contenente una serie di osservazioni , da lui formulate quando era consultore dell’arte della mercanzia di Perugia, che hanno gettato le basi per la formazione del diritto commerciale, fra cui il primo studio sulla cambiale.
28 Aprile 1400 – Muore Baldo degli Ubaldi
Il 28 aprile dell’anno 1400 muore a Pavia Baldo Degli Ubaldi, il quale, di nobili ascendenze, fu uno dei più rinomati giuresconsulti di epoca medievale. Formatosi sotto l’egida di Bartolo da Sassoferrato, a cui ci si riferiva come lucerna iuris, pare si sia avvicinato alle discipline giuridiche già a 17 anni iniziando poco dopo la sua lunga e prosperosa carriera accademica all’Università di Bologna. Il suo percorso di insegnamento fu particolarmente ramingo perché si spostò tra Perugia, Pisa, Firenze, Padova, per poi approdare a Pavia.
Il suo contributo scientifico è ricompreso nella corrente dei commentatori. Pur avendo studiato accuratamente la metodologia dei glossatori, si dimostrò sempre ingegnoso e attento alla spendibilità pratica dei suoi studi, concentrandosi molto sulla casistica e sulle questioni sociali legate all’analisi interpretativa delle norme. Il suo acume fu talmente noto che persino l’allora Papa Urbano Urbano VI gli commissionò un parere tecnico sull’annosa questione dello Scisma d’Occidente. Abile oratore e spiccato polemista, pare abusasse molto delle sue competenze dialettiche contraddicendo talora le sue posizioni.
I suoi interessi erano trasversali, spaziando tra il diritto civile, il diritto romano, il diritto feudale e il diritto commerciale. Tra le sue opere di pregio si menzionano i commentari del Corpus iuris e il trattato in materia di diritto commerciale intitolato Summula respiciens facta mercatorum, contenente una serie di osservazioni , da lui formulate quando era consultore dell’arte della mercanzia di Perugia, che hanno gettato le basi per la formazione del diritto commerciale, fra cui il primo studio sulla cambiale.
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