Il 30 ottobre 1938 la terra fu bellicosamente invasa dai marziani atterrati in una fattoria nei pressi di Grovers Mill, nel New Jersey. L’annuncio della invasione fu data dalla stazione nazionale della CBS americana che interrompendo le regolari trasmissioni diramò una serie di bollettini che, partendo dalla notizia dell’atterraggio delle astronavi, arrivò a descrivere con la voce del presunto inviato sul posto le terribili intenzioni degli alieni del pianeta rosso con queste parole:
“Signore e signori, devo riferirvi qualcosa di molto grave. Sembra incredibile, ma le osservazioni scientifiche e l’evidenza stessa dei fatti inducono a credere che gli strani esseri atterrati stanotte nella fattoria del New Jersey non siano che l’avanguardia di un’armata di invasione proveniente da Marte. La battaglia che ha avuto luogo stanotte a Grovers Mill si è conclusa con una delle più strabilianti disfatte subite da un esercito nei tempi moderni”.
Naturalmente non era vero. Era tutta una finzione, ma una finzione così naturale e artisticamente formidabile che indusse tanti americani impauriti da quegli eventi straordinari cosi realisticamente raccontati a intasare le linee telefoniche per i soccorsi e le emergenze nel tentativo di chiedere aiuto e delucidazioni. Fu in ordine assoluto il primo sceneggiato radiofonico di incredibile successo che oltre a galvanizzare centinaia di migliaia di ascoltatori contribuì a dare la celebrità al più grande tra gli attori e registi americani, Orson Welles. Lo sceneggiato si basava sul famoso romanzo di fantascienza di H. G. Wells “La guerra dei mondi” che ancora oggi spopola nelle diverse trasposizioni televisive e cinematografiche compresa l’ultima per la firma di Steven Spielberg.
Lo sceneggiato di Orson Welles fu più volte replicato negli anni successivi a quella prima messa in onda del 30 ottobre 1938 anche in altri paesi e a cura di altre emittenti radiofoniche. Fu ascoltato da milioni di ascoltatori in Cile e in Ecuador dove a causa di disordini verificatisi tra i cittadini che seguivano le trasmissioni tramite gli altoparlanti installati in piazza vi furono anche dei morti non certo vittime dei marziani. Incredibilmente, ma questo accade quando la fantascienza si impadronisce delle coscienze, oggi esiste una stele a Grovers Mill a imperituro ricordo del fantasioso “sbarco dei marziani”.