La Massima dal Passato di questa settimana è probabilmente un unicum nel suo genere.
Si tratta di una sentenza del Tribunale di Milano che aveva riconosciuto colpevoli del reato di violenza privata tre sgherri che avevano costretto con le cattive un anziano signore a bere olio di ricino, come era costume fare all’epoca.
Come si legge nella nota di commento alla sentenza, la fattispecie non aveva mai occupato prima di allora la giurisprudenza, sia perché “non si era affacciata al mondo della realtà prima del movimento così detto fascista, sia perché non si era potuto su di essa giudicare prima d’ora, per la singolare amnistia promulgata dal fascismo giunto al potere”.
Ci si chiedeva infatti, già all’epoca, come potessero restare impuniti certi atti di violenza che agevolmente sarebbero potuti rientrare in ipotesi delittuose di diritto positivo: costringere una persona a ingurgitare una forte dose di qualche sostanza imbevibile, subirne la dipintura del viso, la svestizione, ed altre simili umiliazioni che spesso però restavano impunite.
Atti ancor più esecrabili, se – come nel caso di specie – erano commessi da giovani ardimentosi e in forze a danno di persone deboli, anziane e indifese che spesso accettavano di bere olio di ricino, senza opporre la minima resistenza.
D’altronde la prassi non era nemmeno celata dagli squadristi, che anzi ne facevano motivo di orgogliosa propaganda, come questa famosissima vignetta ci ricorda.
La sentenza, che si interroga sulla riconducibilità della fattispecie al reato di violenza privata o di mere minacce (risolvendo per la prima, ben più grave) racconta con incedere giornalistico l’Italia al tempo della Marcia su Roma: “conflitti gravissimi che travagliano ogni lembo di terra italiana“. Conflitti che avevano portato i giudici di Milano a concedere ai tre galantuomini anche uno sconto di pena.
In ogni caso, per i nostalgici e per chi volesse ingerire olio di ricino spontaneamente, è possibile acquistarlo anche su Amazon.
Per i nostalgici più moderni invece suggerisco di attrezzarsi con il ben più temibile olio di palma.
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