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6 aprile 1971 – Muore Igor Stravinskij

Si era laureato in giurisprudenza, Igor Stravinskij. Per la verità quella per il diritto non fu mai una passione, quanto più un compito espletato con diligenza per amore dei genitori, tanto che l’università Stravinskij la frequentò saltuariamente e svogliatamente, dedicando invece tutto il proprio tempo alla musica.

Frequentando il teatro e i corsi di musica, Stravinskij conobbe Vladimir, il figlio di Rimskij Korsakov, noto compositore russo che si prese a cuore il giovane talento insegandogli giorno dopo giorno ad affinare la propria arte.

Arrivarono così i primi concerti, prima in privato poi nei grandi teatri europei, palcoscenici dei più famosi balletti classici russi. A decretare il suo successo nel panorama musicale internazionale fu infatti un balletto, “L’uccello di fuoco”, per il quale gli era stato affidato il compito di curare e realizzare le musiche.

Stravinskij cominciò a girare con la famiglia le più grandi città del continente. San Pietroburgo, Parigi, Roma e Londra.

Realizzò le partiture per “Petruška” e per “Le sacre du printemps”, che generò un forte scandalo tra il pubblico per la violenta rottura con la tradizione classica fino ad allora imperante, consacrando definitivamente la figura di Stravinskij.

Il 1925 lo vide poi impegnato in una lunga tournée negli Stati Uniti, dove sarebbe tornato più volte negli anni seguenti, anche in veste di relatore ad alcune conferenze organizzate dall’Università di Harvard. Presto infatti Stravinskij abbandonò la Russia, e non solo per i numerosi impegni di lavoro, ma anche per una ragione molto più pratica, di nuovo legata, per una strana ironia della sorte, al diritto.

Nel 1886 era infatti entrata in vigore la Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche. La Russia tuttavia non vi aveva aderito, non permettendo a Stravinskij di esercitare sulle proprie composizioni musicali i diritti, patrimoniali e morali, che il testo di legge prevedeva per tutti gli autori e costringendolo anzi a dover ricorrere ad ausili economici esterni e ad abbandonare definitivamente il paese. La morte lo colse infatti a New York, il 6 aprile 1971.

Игорь Стравинский - разрушитель и созидатель | Музликбез | Яндекс Дзен

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