21 Aprile 1913 – Nasce Giovanni Cassandro
Nacque il 21 aprile Giovanni Cassandro, storico del diritto, politico italiano e nominato dal Parlamento come giudice della Corte Costituzionale in carica dal 1955 al 1967.
Dopo aver studiato giurisprudenza all’Università di Bari, vinse un concorso per lavorare presso l’Archivio di Stato di Venezia, appassionandosi alla storia del diritto della Serenissima, tematica oggetto di alcune delle sue pubblicazioni, tra cui figura Le rappresaglie e il fallimento a Venezia (1938).
Dopo il trasferimento a Napoli si avvicinò a gruppi antifascisti vicini a Benedetto Croce. In questo periodo si concentrò all’approfondimento e allo studio di tematiche storiografiche e giuridiche legate al mezzogiorno italiano. Tra gli elaborati di questo periodo si ricomprendono Storia delle terre comuni e degli usi civici nell’Italia meridionale (1943); Storia di una terra del Mezzogiorno: Atena Lucana e i suoi statuti (1943).
Fervido sostenitore della cultura politica liberale, Cassandro fece parte del Comitato antifascista di Napoli e partecipò alla rifondazione del Partito Liberale Italiano, rappresentandolo nel gennaio del 1944 in occasione del congresso dei Comitati di Liberazione dell’Italia Meridionale a Bari. Dopo aver militato nel Comitato centrale di Liberazione, fu membro della Consulta Nazionale (già assemblea legislativa provvisoria del Regno d’Italia). Dal 1946 al 1948 divenne segretario del partito.
Dopo aver rivestito la carica di giudice costituzionale, si dedicò all’insegnamento presso la Sapienza di Roma, concentrando l’attività di ricerca nel campo del diritto commerciale, del diritto comune e riprendendo lo studio di tematiche giuridiche legate alla storia meridionale. Tra le sue pubblicazioni figurano Metodologia storica e storia giuridica (1949); Storia del diritto commerciale (1951); Vicende storiche della lettera di cambio (1955); Lezioni di diritto comune (1971).