Negli Stati Uniti d’America il 4 luglio è un giorno di gran festa, perché è l’Independence Day, cioè la ricorrenza dell’indipendenza delle 13 colonie nordamericane dal Regno di Gran Bretagna.
Si tramanda infatti che il 4 luglio 1776 venne firmata la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America (anche se, in realtà, pare che la maggior parte dei delegati delle colonie indipendentiste sottoscrisse la Dichiarazione il 2 luglio).
Come per tutte le grandi occasioni di festa nazionalpopolari, ci sono modi ormai consolidati e tradizionali di festeggiare anche l’Independence Day, cui gli americani non si sottraggono mai: pantagruelici barbecue famigliari, favolosi concerti, organizzatissimi picnic, eventi sportivi speciali e, soprattutto, fuochi d’artificio, meravigliosi e a tutto spiano, in tutta la nazione e distribuiti su tutti i suoi 6 fusi orari.
Come descritto anche nella famosa canzone “Fireworks” di Katy Perry (“You just gotta ignite the light, and let it shine / Just own the night like the 4th of July”), il fuochi d’artificio sono i veri protagonisti dell’Independence Day.
L’invenzione dei fuochi d’artificio è normalmente attribuita al popolo cinese, e si fa risalire alla fine del primo millennio.
Nel settore pirotecnico, nel corso dei secoli ci sono stati naturalmente molti sviluppi, migliorie e ulteriori invenzioni e, quindi, in epoche più recenti, anche brevetti.
Cercando qua e là, abbiamo quindi trovato due interessanti brevetti depositati tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Il primo è il brevetto statunitense n. 638,416, depositato il 17 marzo 1899 e concesso il 5 dicembre 1899, e il cui inventore è il signor Albert J. Lutz di New York.
Nella descrizione del brevetto viene specificato che l’invenzione riguarda i fuochi d’artificio giocattolo e ha per oggetto un dispositivo per esibire effetti pirotecnici che assomigliano a girandole.
Più in dettaglio, le micce poste all’estremità della ruota sono preferibilmente del tipo conosciuto come “fiammiferi cinesi”, e cioè fiammiferi dotati di teste allungate e allargate, che quando sono accese emettono piccole stelle e scintille. Sicché, quando le micce sono accese e la ruota azionata, prima in una direzione e poi nell’altra direzione, tirando e rilasciando l’apposita corda, la ruota munita delle micce ruoterà come una girandola.
L’inventore aveva peraltro già previsto che la rotazione della ruota potesse essere azionata anche mediante un motore elettrico.
Il secondo è il brevetto US 818,950, depositato il 14 settembre 1905 e concesso il 24 aprile 1906, il cui inventore è il signor William A. Gilmer di Broadview, Contea di Maury, Tennessee.
L’invenzione riguarda fuochi d’artificio concepiti in modo tale a esplodere con un forte fragore.
L’oggetto in questione è costituito da un corpo sferico nel quale è incorporata una carica esplosiva adatta ad essere accesa da una miccia che si estende attraverso il corpo. Il corpo sferico è altresì formato da una o più strisce di materiale fibroso che sono avvolte intorno alla carica esplosiva per produrre un dispositivo di dimensioni e contorni adeguati.
I disegni, sopra riportati, consentono di comprendere meglio quale sia l’oggetto dell’invenzione. In particolare, dalla figura 2 (che mostra il dispositivo in sezione) si evince che al suo interno c’è un core riempito di polvere da sparo, dal quale si diparte la miccia e intorno al quale è realizzata una sorta di tasca di carta a sua volta connessa a uno strato esterno che può essere realizzato in diversi materiali.
Tali disegni mostrano anche che il dispositivo inventato dal signor Gilmer era straordinariamente simile al celeberrimo “Pallone di Maradona”, famigerato super petardo illegale, utilizzato soprattutto negli anni 1990 come “botto” nel corso delle sfavillanti e folli notti del Capodanno partenopeo.
Il signor Gilmer aveva anche a cuore la sicurezza degli utilizzatori della sua invenzione. Infatti, nel brevetto è specificato che la porzione 5 della miccia, adiacente alla superficie del dispositivo, è notevolmente allargata e contiene una maggiore quantità di polvere rispetto al resto della miccia, in modo tale che si verifichi un “flash” appena prima dell’accensione della carica posta all’interno del dispositivo; questo “flash” funge quindi da avvertimento prima che si verifichi l’esplosione.
Ma la sicurezza non va comunque a discapito del divertimento e dell’effetto “bomba”. Anche su questo punto il brevetto contiene indicazioni interessati, ove si specifica che il dispositivo è adatto a essere lanciato come una palla dopo che la miccia è stata accesa, e poiché il corpo del dispositivo è formato da fili, dall’esplosione non deriverà alcun pericolo perché non ci sono particelle dure che sono suscettibili di esser proiettate. Inoltre, poiché il dispositivo è sferico l’area dello stesso a contatto con l’atmosfera è notevolmente aumentata, risultando di conseguenza proporzionalmente aumentato il fragore prodotto dall’esplosione.
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