5 Giugno 1989 – Il “Rivoltoso Sconosciuto”
Tra il 4 e il 5 giugno del 1989 alcuni eventi si infransero sul volto della Cina, che da allora assunse connotati diversi. Le rivolte di piazza Tienanmen erompono in un mondo già cangiante in cui il blocco comunista stava sgretolandosi nel tramonto dell’Unione Sovietica e attraverso il crollo del muro di Berlino. La Cina restava una isolata roccaforte del modello comunista, sebbene mitigato da scelte economiche di matrice capitalista e da temperamenti delle misure di controllo sociale voluti da Deng Xiaoping.
Gli studenti, galvanizzati e ispirati dai modelli democratici occidentali, iniziarono a diffondere idee di maggiore libertà. Al fianco di queste aspirazioni libertarie propagandate dagli studenti, si unirono anche le proteste dei lavoratori contro il rincaro dei prezzi.
Ad oggi è ancora controverso quali siano i motivi a fondamento del raduno di piazza Tienanmen, che pullulava di dimostranti fomentati da propositi diversi e finanche opposti. È stata certamente la protesta della dispersione e della discordia progettuale a cui seguì una reazione repressiva da parte delle truppe dell’esercito del Primo Ministro Li Peng. Dopo i primi scontri occorsi tra l’1 e il 3 giugno in cui alcuni manifestanti aggredirono militari disarmati, le rimostranze sfociarono nel massacro di centinaia di civili e di soldati, inceneriti nei carri armati delle strade del centro.
È proprio il 5 giugno che il famigerato Rivoltoso Sconosciuto si arrestò davanti ai veicoli corazzati dell’Esercito di liberazione popolare nel viale Chang’an per impedire loro il transito. Quest’uomo dall’identità ignota ha consegnato la sua immagine alla fotografia della storia, scattata anche dalla macchina di Jeff Widener e da quelle della stampa di tutto il mondo, nella sobrietà del suo passo spezzato dinanzi ai carri armati, con in mano i pezzi banali della sua vita comune in una busta.
