18 Aprile 1951 – Firmato a Parigi il Trattato istitutivo della CECA
Il 18 aprile 1951 i rappresentanti di Belgio, Francia, Italia, Repubblica Federale Tedesca, Lussemburgo e Paesi Bassi si incontrarono a Parigi per firmare il Trattato istitutivo della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). Questo Trattato rappresenta uno dei tasselli fondamentali nell’evoluzione della progettualità comune europea. Sognato dal Ministro degli Esteri francese Robert Schumann, la CECA mirava a liberalizzare il mercato del carbone e dell’acciaio, al fine di superare i confini nazionali e garantire una circolazione aperta e comune. Gli obiettivi di questo strumento risiedono nella necessità di investire in un settore economico di importanza crinale, di prevenire eventuali rivalità produttive e di garantire equo accesso alle materie prime. In passato, il settore siderurgico, nella sua declinazione spazio temporale perimetrata nei giacimenti di Ruhr e Saar ai confini tra Francia e Germania, aveva infatti nutrito il germe del conflitto che sfociò nella seconda guerra mondiale.
Con la CECA gli Stati aderenti intesero intersecare le proprie economie, rinsaldare le proprie aspirazioni al fine di espandersi e garantire più alti standard di occupazione, benessere, crescita e produzione. Il carbone e l’acciaio suggellarono uno straordinario patto di condivisione. A partire dal 1953, infatti, i paesi firmatari abolirono le restrizioni doganali liberalizzando il commercio di carbone e acciaio, rinunciando a una porzione della loro sovranità in campo siderurgico, in favore della CECA, ente sovranazionale con una sua organizzazione interna. La CECA disponeva di ampi poteri gestori, devoluti all’Alta Autorità, un organo indipendente con competenze deliberative vincolanti per i paesi firmatari e poteri interlocutori e decisionali per le imprese operative nel settore siderurgico. La CECA si componeva altresì di un Consiglio dei Ministri, di un’Assemblea Comune e di una Corte di Giustizia. A tali organi vennero attribuiti, rispettivamente, poteri di controllo, consultivi e di indirizzo politico e competenze giurisdizionali.
Il Trattato firmato nel 1951 contemplava un termine di durata pari a 50 anni. Pertanto la CECA si è formalmente estinta nel 2002, ma i contenuti e i presupposti su cui si radicano le intenzioni comuni sono progressivamente trasmigrate nel processo di costituzione dell’Unione Europea e molti degli obiettivi economici contemplati nel Trattato di Parigi vivono oggi nei Trattati in vigore.