10 aprile 1920 – Nasce Nilde Iotti
Suo padre aveva voluto che la figlia Leonilde, per tutti Nilde, studiasse. Nilde Iotti si era così laureata in Lettere alla Cattolica di Milano, dedicandosi poi all’insegnamento. Con l’8 settembre 1943, la ragazza era entrata nelle file della Resistenza operando nei “Gruppi di difesa della donna”, per poi entrare in politica.
Eletta nel 1946 prima al Consiglio Comunale come indipendente nelle liste del PCI, poi il 2 giugno dello stesso all’Assemblea costituente. Nel 1948 viene eletta per la prima volta alla Camera dei deputati, dove fu riconfermata per le successive legislature.
Passò però alla storia il 29 giugno 1979, quando Nilde venne eletta al primo scrutinio e prima donna nella storia parlamentare italiana, Presidente della Camera.
Le strenue lotte in difesa delle donne furono molte. Nel 1955 fu ad esempio la prima firmataria di una proposta di legge per istituire una pensione per le casalinghe. Nel 1974 partecipò alla battaglia referendaria in difesa del divorzio e l’anno dopo promosse la legge sul diritto di famiglia. Nel 1978 contribuì a far approvare la legge sull’aborto, in difesa del diritto alla salute delle donne, per lei non bilanciabile.
E così sino a che la malattia non la costrinse a dimettersi. Il Presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano l’ha descritta con queste parole: “Nilde Iotti (…) ha rappresentato un esempio altissimo di rigore morale, di forte passione civile, di intelligente e totale impegno al servizio delle istituzioni del paese. Nella sua vicenda umana e politica si riflette la storia stessa dell’Italia repubblicana, che ella ha accompagnato nel cammino di ricostruzione e di sviluppo dai banchi dell’Assemblea costituente e poi della Camera dei Deputati. (…) La lezione politica di Nilde Iotti, anche nella costante affermazione del principio costituzionale dell’uguaglianza della donna nella società, nel lavoro e nelle professioni, mantiene oggi intatta tutta la sua forza e attualità (…)”.