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10 Maggio 1985 – Muore Pietro Nuvolone

Il 10 maggio 1985 si spense a Parma Pietro Nuvolone, uno dei più noti giuristi e penalisti italiani. Laureatosi in giurisprudenza a Pavia, fu avvocato e professore universitario, dopo aver superato il concorso del 1947 bandito da una commissione formata da Giuseppe Bettiol, Biagio Petrocelli, Alfonso Tesauro e Giuliano Vassalli e presieduta da Giacomo Delitalia. Insegnò a Urbino, Pavia, Parma, Milano e all’università brasiliana di San Carlos. La pratica attiva della professione forense non lo distolse dal suo impegno accademico, che fu prolifico sia per il diritto domestico, sia per quello internazionale. Fu direttore della rivista “L’indice penale”, membro della società di Scienze Guridiche e vicepresidente della “Société Internationale de Défense Sociale”.   

Si dimostrò particolarmente sensibile ai problemi della sua contemporaneità, tanto da essere il primo penalista italiano ad esprimersi sui crimini della Seconda Guerra Mondiale nel volume “La punizione dei crimini di guerra e le nuove esigenze giuridiche”. Vi sostenne l’esistenza di principi giuridici fondamentali, in quanto imprescindibili per la civile convivenza umana, che trascendono il diritto positivo. La perseguibilità di tali crimini, che Nuvolone definì “di lesa umanità”, a prescindere dall’espressa previsione normativa è il principio che giustificò, tra l’altro, i processi di Norimberga e Tokyo (di cui abbiamo parlato qui).

Non fu da meno il suo interesse per il diritto penale interno, come testimoniano le molte opere, anche minori, ancora prese come riferimento dai penalisti italiani contemporanei. Tra queste ricordiamo “L’ infedeltà patrimoniale nel diritto penale”, “Il diritto penale del fallimento”, “Contributo alla teoria della sentenza istruttoria penale”. Prese parte alla commissione ministeriale per la riforma del codice penale, il quale entrò in vigore solo dopo la sua morte, ma recepì le sue riflessioni in merito all’adeguamento delle norme penali alla nuova Costituzione, tema che ebbe particolarmente a cuore in vita.

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