Il 3 settembre 1930 nacque a Napoli Benedetto Conforti, giurista e magistrato di respiro internazionale. A soli 21 anni si laureò in giurisprudenza, a 25 cominciò a farsi strada nel mondo accademico, nel 1955, come assistente universitario. Nel 1958 ottenne la libera docenza in diritto internazionale, che svolse prima a Siena, poi a Napoli, dove divenne professore emerito dell’Università Federico II. Il suo manuale di diritto internazionale, che vanta oggi più di dieci edizioni, è considerato una pietra miliare della materia.
Nel 1993 divenne membro della Commissione europea dei diritti umani e dal 1998 al 2001 fu giudice della CEDU. La sua esperienza a livello internazionale proseguì nel 2007 con la nomina a arbitro per l’Italia presso la Corte di Conciliazione e di Arbitrato dell’OSCE, del quale divenne anche membro del Bureau. In Italia, fu membro della Società italiana di diritto internazionale e presidente dal 2007 al 2009. In questo triennio fu anche presidente dell’Institut de Droit International . Fu inoltre membro dell’Accademia dei Lincei e del Curatorium dell’Academie de Droit international dell’Aja.
A lui va riconosciuto il merito di aver elaborato per primo un metodo di adattamento automatico per garantire l’ingresso e il primato del diritto europeo nell’ordinamento giuridico italiano, seguendo la tesi del principio di specialità ratione procedimenti. Tale metodo fu poi recepito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 170 del 1984 sul caso Granital.