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11 marzo 2003 – Istituita la Corte Penale Internazionale

Entrato in vigore lo Statuto di Roma il 1 luglio 2002, i giudici giurarono e si insediarono solo l’11 marzo 2003. Prese allora avvio il lavoro della Corte Penale Internazionale, che ha giurisdizione sovranazionale e giudica (non gli Stati, solo gli individui) crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidi.

Prima che venisse istituita la Corte non erano esistiti sempre solo tribunali nazionali. La cosiddetta “giustizia dei vincitori” aveva infatti spinto le potenze vittoriose al termine della Seconda guerra mondiale a dar vita a due tribunali ad hoc per giudicare dei crimini di guerra, il celebre Tribunale di Norimberga e quello militare per l’estremo oriente, il Tribunale di Tokyo.

Il bisogno di affidarsi a istituzioni che giudicassero crimini con portata sovranazionale crebbe e qualche decennio dopo l’ONU istituì altri due tribunali speciali, uno in occasione della guerra nella ex Jugoslavia e l’altro del genocidio in Ruanda.

A quel punto si avvertì il bisogno di un Tribunale che non fossero “speciali” e operanti per un tempo determinato, ma di una Corte stabile: un punto di riferimento. Ecco perché nel 1998 si volse momentaneamente lo sguardo alla Corte dell’Aja.

Forse le aspettative erano troppo alte se è vero, come parrebbe sostenere la diplomazia russa, che la Corte non è riuscita a diventare un “organo realmente indipendente ed autorevole della giustizia internazionale”, o forse ha invece ragione il Presidente dell’Assemblea degli Stati membri Sidiki Kaba ad ammettere che sì la Corte attraversa momenti difficili, ma che credere “nelle virtù del dialogo costruttivo all’interno di questa assemblea” diventa oggi un momento di civiltà imprescindibile.

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