2 Maggio 1998 – Nasce la BCE
Dopo un braccio di ferro durato nove ore, nella notte tra il 2 ed il 3 maggio 1998 viene individuata la prima presidenza della Banca Centrale Europea. L’olandese Duisenberg, caldeggiato dai tedeschi, sarà il primo presidente, impegnandosi ad abdicare nel 2002 in favore del candidato francese Trichet. È fatta: la BCE e la moneta unica diventano un progetto concreto.
La Banca entrerà poi in funzione nel gennaio del 1999, e l’Euro sostituirà le valute nazionali nel 2002. L’accesa contesa tra la Francia e la Germania, nominalmente sulla BCE, ma di fatto su due diverse concezioni del futuro dell’Unione Europea, rivela il vero significato degli accordi sull’unione monetaria: questa avrebbe sancito, nei piani, oltre che il coronamento del mercato unico, anche il primo passo verso l’unione politica.
Una moneta comune, d’altronde, ha il potere di creare un senso di appartenenza. Per suggellare l’unificazione della Germania, Kohl procedette all’unificazione del marco, nel 1990; i movimenti secessionisti italiani, invece, rivendicavano due monete diverse per il Nord ed il Sud; oggi, gli antieuropeisti pongono l’uscita dall’euro in cima alle loro priorità. Una moneta unica spendibile in tutto il territorio dell’Eurozona, insomma, si immaginava avrebbe fatto anche emergere un’identità comune tra i popoli europei.
Oggi sono 19 gli Stati Membri che hanno ceduto la propria competenza monetaria all’Unione. Le loro banche centrali fanno capo alla BCE, incaricata dell’attuazione della politica monetaria. Essa può emanare decisioni, raccomandazioni e pareri non vincolanti, ma può anche influire nel processo legislativo dell’Unione in occasione della revisione dei trattati o della promulgazione di legislazione secondaria nell’ambito delle materie di sua competenza.