10 marzo 1975 – Maggiorenni a 18 anni
Sulla Gazzetta Ufficiale del 10 marzo 1975 fu pubblicata la legge n. 39 dell’8 marzo.
Forse il numero non dirà molto, ma il suo nome senza dubbio sì: “Attribuzione della maggiore età ai cittadini che hanno compiuto il diciottesimo anno e modificazione di altre norme relative alla capacità di agire al diritto di elettorato”.
Nel marzo 1975, praticamente in una notte, centinaia di giovani diciottenni, convinti di dover aspettare il loro ventunesimo compleanno come era previsto dalla legislazione precedente, si ritrovarono tutto a un tratto maggiorenni.
A giugno, peraltro, si sarebbe votato per il rinnovo dei consigli comunali, provinciali e regionali e molti giovani si trovarono così per la prima volta faccia a faccia con la vita activa e con la loro coscienza politica.
La legge, in effetti, non era stata casuale.
Firmata dal presidente del Consiglio Aldo Moro che guidava il governo per la quarta volta, dal Ministro dell’Interno Luigi Gui e dal Ministro della Giustizia Oronzo Reale era stata poi approvata dal presidente della Repubblica, Giovanni Leone. E a riprova dell’urgenza della questione e del bisogno che anche la politica sentiva di aumentare il flusso alle urne, la legge prevedeva al suo ultimo articolo di entrare in vigore “il giorno stesso della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale”.
Certo la preoccupazione per quelle migliaia di voti in più c’era, ma la soddisfazione di sentirsi più grandi faceva sembrare tutto possibile.
Come vissero quei ragazzi quelle elezioni? Qui una carrellata di immagini tratte da interviste fatte dal Corriere della Sera e pubblicate il 18 giugno 1975.