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Referendum, s.m.

Referendum, s.m.

Toute loi que le peuple en personne n’a pas ratifiée est nulle.

Diceva Rousseau nel 1762 nel suo Du Contrat Social, mettendo nelle mani del popolo la legittimità delle scelte legislative. L’introduzione di soluzioni di democrazia diretta avviate sulla scia dei movimenti rivoluzionari di fine Settecento videro diverse modalità di realizzazione. Tra plebisciti e iniziative popolari, il referendum spicca ancora ai nostri giorni ad onor di cronaca e di rilevanza storica.

Un termine familiare soprattutto per quegli italiani che il 2 giugno 1946 furono chiamati a modificare la propria storia attraverso un referendum istituzionale e con un aut-aut molto preciso: monarchia o repubblica?

Tralasciando per un momento il panorama storico di quell’estate in cui si piantarono le radici della nostra Repubblica, vi siete mai chiesti invece quali siano le radici di questo termine?

Referendum deriva dalla locuzione latina convocatio ad referendum, “convocazione per riferire” su un tema specifico. Si tratta della sostantivazione, nata in età moderna, del gerundivo neutro del verbo REFERO, “ricondurre, riportare indietro”, formato dalla preposizione RE-, “indietro” e FERRE, “portare, trasportare”. La radice è antichissima e si trova nel Proto Indo Europeo *bher-, “portare, trasportare”.

In sostanza, quindi, la convocazione di qualcuno affinchè deliberi e riferisca la propria scelta su un tema dato.

Interessante notare come l’antico irlandese beirid, “portare, trasportare”, derivante dalla stessa radice indo-europea, prendeva all’occorrenza anche il significato di “giudicare, esporre un giudizio inequivocabile”, quasi presagendo ciò che sarebbe accaduto con il referendum come inteso dalle correnti liberali e illuministe.

Tornando al caso italiano, è noto come il referendum istituzionale del 1946 sia stato il primo indetto nel nostro Paese. Un istituto non previsto dall’allora vigente Statuto Albertino, e non certo frutto della fantasia dei nostri Padri Costituenti ma bensì risultato dell’influenza francese come Svizzera e Tedesca.

Già nel sistema giuridico dell’Antica Roma era prevista una forma di consultazione popolare, il plebiscito, attuato per ratificare le norme proposte dai tribuni e che prevedeva l’intervento del voto del popolo. Questa istituzione perse forza ed efficacia nel corso della storia, trasformandosi man mano e fino a diventare la forma di democrazia diretta che riconosciamo oggi con lo stesso nome.

Facciamo un salto nel tempo e approdiamo nella Svizzera della metà dell’Ottocento. È noto come, a partire dal Medioevo, questa nazione sia stata ritenuta a pieno titolo “la culla” del referendum in chiave moderna. Dal 1848 le consultazioni popolari in forma referendaria rientrarono a pieno titolo nella costituzione del Paese, emanazione diretta del pensiero dello stesso Rousseau.

Altra esperienza parimenti rilevante per arrivare al nostro referendum istituzionale fu quella della Repubblica di Weimar, la cui costituzione del 1919 offre una completa ed organica disciplina in materia di referendum. La compenetrazione fra Stato e popolo era stata disegnata per sancire il rapporto sia a livello legislativo che territoriale, ma trovò scarsa realizzazione poi nel reale.

Queste esperienze, unite alla memoria recente dei nostri costituenti, che guardavano agli esempi e alle applicazioni dei plebisciti nel Regno di Sardegna e nello Statuto Albertino, portarono alla decisione espressa dal Decreto Luogotenenziale n. 98 del 16 marzo 1946:

Contemporaneamente alle elezioni per l’Assemblea Costituente il popolo sarà chiamato a decidere mediante referendum sulla forma istituzionale dello Stato (Repubblica o Monarchia).

Come sia andata poi, è storia conosciuta.

© Riproduzione Riservata

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Bibliografia

 Referire, Referendario, in Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana, Milano, Sonzogno.
Referendare, Referendarii, in Du Cange, et al., Glossarium mediæ et infimæ latinitatis., Niort: L. Favre, 1883-1887.
Referendum in GDLI, UTET (http://www.gdli.it/pdf_viewer/Scripts/pdf.js/web/viewer.asp?file=/PDF/GDLI15/GDLI%2015%20ocr_684.pdf&parola=).
Referendum, in Vocabolario Online Treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/referendum/).
Plebiscito, Dizionario di Storia Treccani, 2011 (http://www.treccani.it/enciclopedia/plebiscito_%28Dizionario-di-Storia%29/).
eDIL s.v. beirid.
Iaricci, Gian Piero, Istituzioni di diritto pubblico, Maggioli Editore, 2014, pp. 150-154.
Busia, Giuseppe, Il referendum costituzionale fino al suo debutto: storia di un “cammino carsico” di oltre cinquat’anni, in Nomos – Le attualità nel diritto, anno VIII, Nuova Serie, n. 2, naggio‑agosto 2003, pp. 27‑128.
Mastropaolo, Antonio, 2 giugno 1946: referendum o plebiscito?, in Costituzionalismo.it, Fascicolo 2|2016 – Referendum e appelli al popolo, 2016 (https://www.costituzionalismo.it/costituzionalismo/download/Costituzionalismo_201602_574.pdf).
DECRETO LEGISLATIVO LUOGOTENENZIALE 16 marzo 1946, n. 98 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1946/03/23/046U0098/sg).

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