Il 18 Luglio del 1907 nasce a Harrogate, in Yorkshire, Herbert Lionel Adolphus Hart, filosofo del diritto e delle morale, membro della British Academy, rinomato accademico presso l’Università di Oxford, dove ha insegnato dapprima filosofia e poi jurisprudence sino agli anni ’70.
Ha elaborato concezioni filosofiche che rappresentano il punto di contatto tra scuole di pensiero antitetiche. Le sue teorie risentono infatti dell’influenza delle nozioni analitiche proprie della filosofia di Jeremy Bentham e Austin, come anche del normativismo di Kelsen. In Hart convivono inoltre anche sprazzi della cultura realistica e si armonizzano in un unicum equilibrato frammenti delle concezioni giuspositivistiche insieme a quelle giusnaturalistiche in una variante più temperata, accettando la presenza di un “contenuto minimo” dello stesso che tende in misura pragmatica a preservare l’idealtipo di convivenza sociale.
La sintesi filosofica di Hart accoglie e si fonda sulla definizione kelseniana di precetto normativo quale espressione della volontà del legislatore. Da Kelsen ha ricalcato l’idea secondo cui le norme non assoggettino alla loro applicabilità il potere sovrano, evidenziando come le stesse possano ricomprendersi in plurime categorie, diversificandosi in norme di natura primaria (con funzionalità prescrittiva) e norme di natura secondaria (con la funzionalità esecutiva di accertamento, modifica e applicazione in sede giudiziaria delle norme prescrittive), che si tripartiscono in norme di riconoscimento, che è una rivisitazione del concetto kelseniando di norma fondamentale, norme di mutamento e norme di giudizio.
A suo dire
“if at all existent, the first norm is contained in the second norm which is the only genuine norm …. Law is the primary norm which stipulates the sanction”
Tra le sue numerose opere in cui ha diffusamente sviscerato le relazioni tra diritto e filosofia si ricorda The concept of law, Definition and theory in jurisprudence, Causation in the law e Law,liberty and morality.