La Somalia fu l’unica perdita territoriale degli inglesi nella Seconda Guerra Mondiale: il clamore a livello nazionale fu enorme, e i media raccontavano gli eventi con esaltazione.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, tra il 3 e il 19 agosto 1940, le forze militari italiane comandate dal generale Guglielmo Nasi mossero verso la regione a nord-ovest dell’attuale Somalia, e contro ogni aspettativa, nell’arco di due settimane riuscirono a conquistare la colonia britannica.
L’entrata a Berbera, la principale città situata nell’attuale regione del Saaxil, segnò la vittoria degli italiani.
Ma perché attaccare proprio la Somalia? Nel corso della primavera del 1940, gli italiani avevano conquistato alcune regioni del Sudan e del Kenya, che si andarono a sommare ai possedimenti dell’Africa Orientale Italiana, proclamata da Mussolini nel 1936. Comprendeva l’Etiopia, l’Eritrea e la Somalia Italiana, divise in sei regioni amministrative, i governatorati. La posizione delle colonie era strategica: gli italiani controllavano una parte delle cose del Mar Rosso e del Golfo di Aden, fronteggiandosi con i francesi presenti nel Gibuti e nella Somalia meridionale.

I media, naturalmente, raccontavano gli eventi con esaltazione. La stampa infatti era controllata dal regime e faceva di tutto per infervorare i lettori con polemiche circa la farsa propagandistica inglese:
” La stampa londinese mostrava di attribuire una importanza capitale al teatro di operazioni dell’Africa Orientale e spingeva le proprie smargiassate, come osserva la Frankische Tageszeitung, fino al punto di pronosticare il crollo dell’Impero italiano in Africa, come conseguenza immediata dell’entrata dell’Italia in guerra.”
E ancora:
“L’importanza delle vittorie italiane in Africa Orientale continua ad essere sottolineata da tutta la stampa mondiale.”
Vi erano poi speculazioni davvero strampalate: in un articolo del Corriere della Sera, 16 agosto 1940, si afferma che il ministro americano Frank Knox, avrebbe ammesso come possibile il crollo della Gran Bretagna entro un periodo di 60 giorni, stretta tra gli attacchi tedeschi in madrepatria e quelli italiani nelle colonie d’Africa.

L’obiettivo, chiaramente, avrebbe avuto anche portata politica e sociale:
la vittoria italiana nel Somaliland porterà all’ingrandimento dell’Africa Orientale Italiana, e contribuirà anche ad aumentare l’influenza fascista nel mondo arabico
La storia ci ha poi insegnato che quelle della stampa londinese, non dovevano essere poi tanto smargiassate: la regione era fortemente influenzata dalla dominazione inglese, presente sin dalla fine dell’Ottocento, e le forze militari britanniche erano di gran lunga superiori, perciò la colonia venne riconquistata facilmente nel 1941. Nello stesso anno, in novembre, cadde l’intero impero italiano in Africa, sotto i colpi inglesi e della resistenza etiope.
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