Rivista Penale ci riporta la notizia di una associazione criminale fondata nell’anno 1900 che si dotò di un curiosissimo statuto. I malavitosi che facevano parte de “La mano destra” probabilmente non fecero molta strada, ma il loro codice è arrivato fino a noi.
Dopo avervi presentato lo strambo regolamento de L’infame legge, un’associazione a delinquere che operava nel XIX secolo nel territorio delle Puglie, oggi vi parliamo di un altro divertentissimo codice d’onore.
Questa volta ci trasferiamo in Sicilia e precisamente nel paese di Borgetto, paesino alle porte di Palermo, dove, all’alba del nuovo secolo, un folto gruppo di giovanotti di dubbia moralità si riunì per dare vita a La mano destra.
Come già saprete se avete avete letto questo articolo, quando c’è da mettere in piedi una associazione a delinquere la primissima cosa di cui occuparsi è… scrivere il regolamento! Anche i nostri antieroi ne scrissero uno, che amorevolmente nominarono con il titolo di Lu nostru statutu.
Lo statuto venne alla luce soltanto quando 17 membri della Mano destra finirono a processo davanti al Tribunale di Palermo. La maggior parte di loro si prese dai 4 ai 16 mesi di reclusione, e le speranze per un brillante e proficuo futuro malavitoso dovettero estinguersi ben presto.
Rivista Penale, però, riuscì a ripescare lo statuto e a pubblicarlo nel 1901. Anche noi abbiamo scelto di riportarvelo integralmente qui sotto. Buona lettura!
Lu nostru statutu
Uguaglianza fidiltà e segrettezza
La mano destra
Articulu primu – Sin da oggi l’anno 1900 ci siamo riuniti allo scopo di essere forti e vivere senza bisogno di nessuno essendo stati sopraffatti di li pruprietaria chi sono li veri camurristi e latri.
Articulu secunnu – Lu giuramentu prestato di tutti li soci qui presenti chi la manca è punito con la pena di morti.
Articulu terzu – Li sicuturi si prendono a sorteggiu.
Articulu quartu – La stissa morti soffrirà chi fa odure di spia e svela la suciità.
Articulu quintu – Li pruventi si divono virsari la metà al cassiere che sarà eletto a votazione.
Articulu sestu – Li cunti si devono fare ogni tre mesi e dividirici uguali parti.
Articulu settimu – Se qualche socio sarà ammalato o pure in carcere allora riceverà quello che la cassa potrà dare.
Articulu ultimu – Il presidente durirà sino a che piace la suciità.
Borgetto, li 22 febbraio 1900.
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