Delitto, s.m.
Delitto, s.m.
Con questo Nomen Omen ci spingiamo alla scoperta di uno dei termini che meglio esprimono la contaminazione reciproca tra linguaggio giuridico e linguaggio dell’italiano standard, profano.
Avevamo già parlato di leccornie come frate reato e sora ingiuria, la multa e l’oblazione, ma non eravamo ancora arrivati al piatto forte: il delitto.
Reato per eccellenza, si contrappone alle contravvenzioni nel diritto penale e rappresenta quella classe di atti che ledono i diritti naturali, e sono punibili con la pena dell’ergastolo, della reclusione o, se non ci si è comportati troppo male, della sola multa.
La sua etimologia ci mostra qualcosa di particolarmente interessante.
Derivante dal latino DELICTUM, “colpa, offesa, crimine”, il termine è il neutro sostantivato derivato dal verbo DELINQUERE, “fallire, mancare di qualcosa, offendere”. Siamo di fronte, chiaramente, ad un composto: DE-, particella rafforzativa e che accentua l’idea di separazione tra due soggetti, e LINQUERE, “lasciare”. Quindi, il delitto è intrinsecamente l’atto di mancare al proprio dovere, mancare alla legge e, di riflesso, commettere un illecito.
Ma ecco qualche chicca linguistica da sfoggiare con gli amici. LINQUERE deriva a sua volta dal Proto Indo Europeo *leikw-, significante lasciare, e alla base di termini come relitto (e fin qui, niente di eclatante) e persino eclisse, che deriva dal corrispondente derivato in greco antico leipein, “lasciare”, appunto, unito al prefisso “ek-“, che indicava l’esclusione da qualcosa.
Il termine era già in uso nel diritto romano nella forma dei delicta, che erano conosciuti anche come maleficia. Designavano i danni e le offese ai singoli individui: il furto, l’ingiuria, i danni alle proprietà altrui e la rapina. Prima di una vera e propria regolamentazione, ai delicta la vittima poteva rispondere e reagire in modo libero e arbitrario. Forse, per limitare i danni, venne poi imposto che la reazione dovesse necessariamente essere proporzionata all’offesa: la celebre legge del taglione, abrogata con le Lex XII Tabularum che introdussero, invece, la possibilità di patteggiamento tra le due parti per stabilire l’ammontare del risarcimento.
Il termine, dunque, entra fin dalla tenera età a far parte dei bad boys della giurisprudenza, e dal latino passa al volgare italico proprio in quest’accezione.
La prima attestazione scritta ci viene gentilmente offerta da un ospite d’eccezione: Ser Garzo dell’Incisa, anche conosciuto come il nonno di Petrarca, che nella sua particolarissima raccolta di Proverbi, del XIII secolo, dedica ben due distici a rima baciata al nostro caro delitto:
Celato delitto, amico diritto.
In pari delitto, non ha deritto.
Al lettore ogni possibile interpretazione.
Di delitti ce ne sono tanti, e se ne parla molto anche quando non ci scappa il cadavere di mezzo (salvo la presenza di Jessica Fletcher, ovviamente), poiché per i profani ha, nel corso del tempo, preso accezione di errore madornale, fallo e peccato.
Ne ricordiamo giusto uno, esemplare, dalla penna del temibile Carlo Tenca, che per giudicare un’opera piuttosto “importante” del Grossi, edita per la prima volta nel 1826, non usò mezzi termini:
I lombardi alla prima crociata erano un sacrilegio, un delitto di lesa poesia, un’ingiuria contro il senso comune, di cui il Grossi avrebbe dovuto far pubblica penitenza coll’abbruciarne almeno tutti gli esemplari, e col deporre il pensiero di mai più scrivere versi.
Ed il delitto di lesa poesia è servito: chissà, se fosse un vero reato, probabilmente ne vedremmo i tribunali pieni oggigiorno.
Bibliografia
Delitto, in TLIO, Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (accessibile online).
Delitto, in Grande Dizionario della Lingua Italiana, UTET, (accessibile online).
delictum in Charlton T. Lewis and Charles Short (1879) A Latin Dictionary, Oxford, Clarendon Press.
delictum in Charles du Fresne du Cange’s Glossarium Mediæ et Infimæ Latinitatis (augmented edition with additions by D. P. Carpenterius, Adelungius and others, edited by Léopold Favre, 1883–1887) (accessibile online).
Delitto, in Dizionario Giuridico, ed. Simone (accessibile online).
Delictum, in Dizionario del Diritto Romano, ed. Simone (accessibile online).
Image credits: F. Hayez, I Lombardi alla prima Crociata – https://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/1q030-00225/