Quali fatti curiosi si celano dietro al celebre momento storico per l’Occidente? Abbiamo setacciato le cronache del tempo a caccia di curiosità sul muro di Berlino.
Ricordiamo la caduta del muro di Berlino come un momento storico per l’Occidente: la Guerra Fredda volgeva al termine, mentre la cortina di ferro che separava un paese dilaniato dalla guerra cedeva rendendo l’Europa in costruzione un po’ più unita tanto dal punto di vista politico che sociale. Ma quali sono le curiosità spesso omesse dai libri di storia? Le abbiamo scovate per voi!
In giro per il mondo
In 140 posti del mondo, dal Sud Africa alla Corea hanno esposto frammenti del muro come promemoria del passato e avvertimento per il futuro.Molti pezzi del muro di Berlino furono venduti all’asta e ora si trovano in giro per il mondo e possono persino essere comprati su Ebay – ma occhio ai falsi!
Tra i posti più strani in cui sono conservati gli originali, troviamo i giardini del Vaticano. Si tratta di un pezzo di muro alto 3,8 mt, largo1,2 e del peso di 2600 kg, che venne messo all’asta nel 1990 nel Principato di Monaco e fu acquistato dall’imprenditore italiano, Marco Piccinini. Questi acquisì un blocco con il disegno di una chiesa in virtù del suo riferimento religioso e decise di farne dono al papa Giovanni Paolo II in riconoscimento al suo ruolo morale nell’abbattimento di quella cortina di ferro “scesa attraverso il continente” a dividere l’Europa.
Una lastra di muro si trova poi nell‘orinatoio del Main Street Station Casino di Las Vegas. Come e perché questo frammento storico sia finito in un luogo così insolito non è noto. Quando la proprietà è stata acquistata da nuovi proprietari negli anni ’90, il muro faceva già parte dell’arredo del bagno.
Divisioni nette
Il muro divise strade, marciapiedi e molte molte abitazioni, le cui entrate e finestre furono sbarrate per impedire il passaggio. Coinvolto anche il sistema metropolitano della città: la rete viaria era divisa a metà, e poiché alcune linee di Berlino ovest sfociavano nel settore orientale della città, tutte le stazioni coinvolte vennero chiuse. Tali stazioni presero il nome di Geisterbahnhöfe, stazioni fantasma.
Fughe rocambolesche
Nel corso degli anni furono in molti a cercare di fuggire dalla DDR, alcuni con metodi davvero insoliti e spesso a costo della propria vita. Una storia in particolare catturò l’attenzione dei media, prima, e del cinema, dopo, arrivando nelle sale con la pellicola del 1982 “Fuga nella Notte” (titolo originale: Night crossing), e nel 2018 con “Balloon-Il vento della libertà” (Balloon).
Parliamo del folle piano di due famiglie tedesche: gli Strelzyk e i Wetzel, che solcarono i cieli della divisa Berlino a bordo di una mongolfiera home-made. Dopo un paio di tentativi andati falliti, i coraggiosi protagonisti costruirono un pallone aerostatico rudimentale con quello che riuscirono a reperire a casa, il tutto pur di fuggire dalla morsa del regime socialista. Come finì la vicenda? Era il 1979 e gli ingegnosi berlinesi riuscirono ad atterrare nella Germania Ovest, al terzo tentativo.
Una notizia mal trapelata
Le dimostrazioni di massa contro il governo della Germania Est iniziarono nell’autunno del 1989, ma la goccia che fece traboccare il vaso, e crollare il muro di Berlino, fu una notizia diffusa in diretta tv la sera del 9 novembre.
Il nuovo governo decise di concedere ai cittadini dell’Est permessi per viaggiare nella Germania dell’Ovest. Günter Schabowski, il ministro della Propaganda della DDR, ebbe il compito di dare la notizia; però egli si trovava in vacanza prima che venisse presa questa decisione e non venne a conoscenza dei dettagli delle nuove “regole di viaggio”.
Il 9 novembre 1989, durante una conferenza stampa convocata per le 18, il corrispondente ANSA da Berlino Est Riccardo Ehrman chiese al ministro da quando le nuove regole di viaggio sarebbero entrate in vigore. Schabowski, non avendo un’idea precisa, azzardò: «Per accontentare i nostri alleati, è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco. (…) Se sono stato informato correttamente quest’ordine diventa efficace immediatamente».
Decine di migliaia di berlinesi dell’Est, avendo visto l’annuncio di Schabowski in diretta alla televisione, si precipitarono, inondando i valichi di frontiera e chiedendo di entrare in Berlino Ovest. Il resto è storia.
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