Mentre in questi giorni tutto il mondo sta assistendo al deflagrare della crisi tra Russia e Ucraina, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati dell’Ucraina si è espresso in maniera ferma con una lettera aperta di condanna all’occupazione russa nei territori del Donbass, che comprende le regioni di Donetsk e Luhansk. Abbiamo tradotto il comunicato, che vi riportiamo integralmente.
L’ordine degli avvocati ucraino condanna fortemente l’avanzare dei militari russi nel territorio del Donetsk e nella regione di Luhans’k
Kiev, 22 febbraio 2022 – L’ordine degli avvocati ucraino condanna fortemente il riconoscimento del Presidente della Federazione Russa delle cosiddette Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk (DNR/LNR), la ratifica da parte della Duma di Stato e del Consiglio Federale della Federazione Russa di un ‘”Accordo di Amicizia, Cooperazione e Mutua Assistenza” e l’avanzamento ufficiale dei militari russi nei territori di Donetsk e Luhansk.
Il 21 febbraio 2022 il Presidente della Federazione Russa ha firmato un decreto sul riconoscimento delle cosiddette “DNR/LNR”, e nel pomeriggio dello stesso giorno le truppe regolari russe hanno oltrepassato i confini di stato per entrare nei territori occupati dell’Ucraina con il pretesto di “salvaguardare la pace”. Il 22 febbraio, la Duma di Stato e poi il Consiglio Federale hanno supportato unanimemente la ratifica del cosiddetto “Accordo di Amicizia, Cooperazione e Mutua Assistenza” con le pseudo-repubbliche. Questo accordo, tra le altre cose, contempla la possibilità per la Federazione Russa di costruire, usare e migliorare infrastrutture e basi militari nei territori occupati.
Ancora una volta, la Federazione Russa ha totalmente violato i principi e le norme di diritto internazionale che garantiscono la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina e proibiscono l’aggressione militare. L’esecuzione delle forze armate russe di una “missione di pace” nei territori già occupati dalla Russia nel 2014 è un altro atto di aggressione premeditato e teso al solo obiettivo di legalizzare il contingente militare russo in Ucraina e il suo prossimo allargamento.
Il Consiglio inoltre condanna fortemente le intenzioni della Russia di “legalizzare” la costruzione di infrastrutture e basi militari nei territori occupati. Il Consiglio è fermo nella sua opinione che la costruzione di qualsiasi infrastruttura militare russa, così come il dislocamento di truppe nei territori di Donetsk e Luhansk, è illegale, inaccettabile ed è de facto un tentativo di annettere le regioni orientali dell’Ucraina.
L’Associazione ha già espresso in passato la sua opinione sull’inammissibilità dell’escalation di aggressione militare della Federazione Russa e sul riconoscimento delle cosiddette “DNR/LNR”. Date le ovvie intenzioni della Federazione Russa di violare ancora l’integrità territoriale dell’Ucraina e considerate le simili strategie applicate dalla Federazione Russa in altri Paesi, in particolare in Georgia e Moldavia, il Consiglio dell’Ordine esorta:
IL PRESIDENTE DELL’UCRAINA:
– a firmare urgentemente il progetto di legge n. 2689 del 27.12.2019 “Sugli emendamenti ad alcuni atti legislativi dell’Ucraina sull’implementazione della legge internazionale penale e umanitaria”, che è strumentale per una piena ratifica dell’Ucraina dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.
Il CONSIGLIO SUPREMO DELL’UCRAINA:
– ad accelerare la ratifica dello Statuto di Roma e l’adozione di necessarie implementazioni legislative, che assicureranno il mandato della Corte Penale Internazionale a rivedere casi legati alla situazione in Ucraina e garantiranno un meccanismo efficace per sottoporre la leadership politica e militare della Federazione Russa alla legge penale internazionale;
– ad aumentare i finanziamenti statali alle forze armate ucraine così da assicurare la protezione del territorio dell’Ucraina in condizioni di aperta e palese aggressione della Federazione russa.
IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI DELL’UCRAINA:
– a rivolgersi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con la richiesta di avviare l’istituzione di una Missione di monitoraggio ONU sulle regioni di Donetsk e Luhansk con il compito di osservare e riportare le azioni delle forze armate russe e l’amministrazione dell’occupazione;
– a rivolgersi al Consiglio dell’Unione Europea con la richiesta di avviare l’istituzione di un una Missione internazionale indipendente EU di accertamento dei fatti nelle regioni di Donetsk e Luhansk;
– a rivolgersi all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa con la richiesta di continuare e, se necessario, rinforzare, il la Missione di monitoraggio speciale OSCE in Ucraina per garantire una futura copertura e pubblicazione quotidiana della situazione nei territori occupati;
– a rivolgersi al Comitato internazionale della Croce Rossa in Ucraina con la richiesta di continuare e, se necessario, rinforzare le attività della missione ICRC nell’Ucraina orientale in previsione di assistenza umanitaria a persone che vivono da entrambi i lati della linea di confine nelle regioni di Donetsk e Luhansk.
LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE, COMPRESI GLI STATI UNITI D’AMERICA E L’UNIONE EUROPEA:
– a imporre sanzioni economiche non solo alle cosiddette “DNR/LNR”, ma anche sanzioni personali contro la leadership politica e militare della Federazione Russa e il suo entourage, in base al fatto che la Russia non è un mediatore ma una parte del conflitto che fornisce armi, impone la cittadinanza e supporta economicamente le pseudo-repubbliche;
– a disconnettere la Federazione Russa dal sistema SWIFT e bloccare l’accesso della Russia al dollaro statunitense fino al completo ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, dal Mar Nero e di Azov e dei confini dell’Ucraina con Russia e Bielorussia.
Il Consiglio ricorda che ogni interferenza della Federazione russa in materia di integrità territoriale dell’Ucraina e della sua politica interna ed estera, compresa la sua appartenenza all’UE e alla NATO, è inaccettabile. L’Associazione è pronta a cooperare con il Consiglio Supremo, il Governo e il Presidente dell’Ucraina, le organizzazioni internazionali e le istituzioni diplomatiche e desidera fornire ogni tipo di assistenza legale, consulenza o supporto nei contenziosi nei procedimenti presso le istituzioni giudiziarie internazionali, con lo scopo di contrastare l’aggressione della Federazione Russa e proteggere la sovranità dell’Ucraina e la sua integrità territoriale.
Il testo completo della lettera aperta è disponibile qui.