logologo
  • Home
  • Massime
    • Tutte le massime
    • Vizi, amore e tempo libero
    • Penale&Civile
    • Percorsi storici
    • Speciali e celebrativi
  • Nomen Omen
  • #giornopergiorno
  • Erudizioni Legali
  • Brevetti dal Passato
  • Interviste Chiarissime
  • Eventi
  • Home
  • Massime
    • Tutte le massime
    • Vizi, amore e tempo libero
    • Penale&Civile
    • Percorsi storici
    • Speciali e celebrativi
  • Nomen Omen
  • #giornopergiorno
  • Erudizioni Legali
  • Brevetti dal Passato
  • Interviste Chiarissime
  • Eventi

9 marzo 1913 – “Serata Futurista”

1913, Teatro dell’opera di Roma: la sera di un grande spettacolo.

Protagonisti i futuristi e, princeps principis, Filippo Tommaso Marinetti che solo tre anni prima, in concomitanza col Manifesto futurista, aveva pubblicato “Mafarka il futurista”, definita la prima vera e propria opera futurista.

Il romanzo, però, venne immediatamente sequestrato costando a Marinetti una condanna da parte del Tribunale di Milano.

Un capolavoro che aveva dato vita a “una superba figura d’Uomo ideale, esaltando l’Eroismo e la Volontà”, come sostenne Marinetti durante l’interrogatorio, che non gli evitò di essere giudicato dalla corte reo di oltraggio al pudore.

Mafarka d’altronde rispecchia proprio “l’uomo che tiene il volante” che il poeta esalta nel suo Manifesto. In un’Africa immaginaria, tra guerre, stupri, violenze e figli partoriti con un solo bacio, Marinetti canta le epiche avventure del re di Tell-el-Kibir. Alla ricerca dell’esaltazione del movimento aggressivo, del pugno e dello schiaffo.

Quando l’8 ottobre 1910 iniziò il processo, in difesa di Mafarka e della libertà letteraria intervenne anche Luigi Capuana che la definì l’opera della conquista della libertà interiore, “forse sovrabbondante, ma morale”. Un percorso di purificazione, insomma.

Il processo di primo grado si concluse con l’assoluzione, l’appello con una condanna confermata poi dalla Cassazione, che valse però al suo autore solo una temporanea sospensione dal servizio militare durante la prima guerra mondiale.

Dieci anni dopo “Mafarka il futurista” divenuto “Romanzo processato”, uscì ancora, ma di tutte le scene più scabrose che erano state incriminate non c’era traccia.

Nonostante questo, Marinetti aveva vinto e l’impressione che ne rimase fu quella espressa dalla folla plaudente che lo accompagnò all’uscita del Tribunale di Milano, gridando a squarciagola: “Viva Marinetti! Viva il Futurismo!”

Leggi anche

11 luglio 1888 - Nasce Carl Schmitt
15 aprile 1994 - Firmato l'Accordo di Marrakech
27 giugno 1463 - Firmati i Patti di Fossombrone
4 Gennaio 1853 – Solomon Northup riconquista la libertà
Previous Post10 marzo 1975 - Maggiorenni a 18 anni
Next PostDonna, s.f.

Random Posts

Leggi anche:
  • 20 giugno 1952 – Viene approvata la legge Scelba
  • Giustizia Islanda: due furti ogni mille anni (e altre curiosità)
  • 81. La fabbrica del veleno (1879)
  • La prima volta dell’ora legale (1916)
  • Per le donne francesi è stato illegale portare i pantaloni fino al 2013

Iscriviti alla nostra Newsletter. Contenuti esclusivi ogni martedì

Contatti

Scrivici a:

info@massimedalpassato.it

Reg. Trib. Milano n. 113/2020, direttore responsabile Pasquale Tammaro

ISSN 2724-3656

(c) Le Lucerne S.r.l. Via Montecatini, 14, 20144 – Milano, P.IVA 11224540960

Privacy Policy - - Realizzato con ❤️ da Trame Digitali