24 Aprile 1856 – Nasce Vittorio Scialoja
Vittorio Scialoja nacque il 24 aprile 1856. Giurista e politico, si laureò a Roma con una tesi intitolata Sopra il precarium nel diritto romano, discussa con Nicola De Crescenzio.
Cultore della materia e accademico molto autorevole, profuse il suo impegno nella divulgazione di metodologie di ricerca diffusesi anche all’estero. Insegnava diritto romano e diritto civile, e fondò l’Istituto di diritto romano, e il periodico: il «Bullettino», edito ancora oggi.
Aveva una innata vocazione per l’insegnamento, e fu mentore di una nutrita generazione di giuristi di talento: Pietro Bonfante, Filippo Vassalli, Giuseppe Chiovenda e Salvatore Riccobono. L’approccio di Scialoja si caratterizzava per la vibrante apertura metodologica e la trasversalità delle discipline trattate, senza limitarsi agli specialismi di una sola materia. Si è sempre orientato allo studio del diritto con un approccio pragmatico, fortemente incentrato sulla casistica e volto a esaltare
“l’arte del giurista nella sua più lata significazione”.
Il suo magistero tecnico non si esaurì comunque soltanto nella dimensione accademica, ma egli spese le sue competenze di pregio anche nella gestione della cosa pubblica, rivestendo svariate cariche quali quella di senatore, presidente di commissioni legislative, ministro della giustizia, ministro per la propaganda di guerra, ministro degli esteri e delegato alla Società delle Nazioni. In quelle circostanze palesò spesso le sue critiche nei riguardi dell’arretratezza del nostro assetto codicistico.
Molti suoi contributi sono risultati particolarmente innovativi in ambito esegetico, storico e dogmatico. Tra le sue opere si ricordano: I problemi dello Stato italiano dopo la guerra; Discorsi alla Società delle Nazioni; Studi giuridici e Scritti e discorsi politici.