Dal mirabilissimo quindicinale “Il Foglietto Giudiziario”, diretto dall’Avv. Vincenzo Ciampi e pubblicato a Lucera nel breve volgere dell’anno 1904, traiamo alcune curiosità di particolare interesse per i nostri lettori. Tra casi famosi e vicende locali sconosciute ma imperdibili.
Noi che si vive di curiosità, spigolature, forse non tutti sanno che… e analoghe rubriche dotte e sagaci non potevamo certo farci sfuggire la possibilità di una piccola antologia delle vicende più interessanti raccontate su quella preziosa fonte che è il Foglietto Giudiziario del 1904.
Vi riportiamo qui di seguito alcune di queste curiosità. Troverete ad esempio la vicenda archetipica della truffa “del pacco”, la riapertura del caso Dreyfus, il terribile destino dei maestri in Cina per le colpe dei loro allievi scapestrati, la condanna per truffa al nobile con il solito nome improponibile, l’ardita tesi di laurea di una studentessa parigina e molto altro ancora.
Restiamo in attesa di conoscere quale sia la vostra preferita e a disposizione per qualsiasi chiarimento, dubbio o altra necessità.
● Il Tribunale di Forlì ha assoluto il giovanetto Getullo Magalotti che in un momento di rivolta per fame, uccise la druda del padre di lui, la quale aveva rovinato la famiglia.
● In Cina quando un giovane uccide il padre viene giustiziato anche il suo maestro, perché non ha saputo educarlo bene.
● A Catanzaro il giorno 6 terminò il processo contro l’ex presidente della Deputazione provinciale Martelli e il segretario capo De Guzzis, imputati di alterazioni di documenti per far condannare il giornale locale L’Avvenire, il quale aveva iniziato contro il Martelli e il De Guzzis una fiera campagna.
Il Tribunale emise sentenza di condanna per entrambi gli imputati a dieci mesi di reclusione e ai danni.
E’ notevole che in questo processo il P.M., tanto nel periodo istruttorio, che nella requisitoria del dibattimento aveva ritirato l’accusa.
● Il Tribunale di Pavia ha condannato il 24 febbraio ultimo in contumacia il barone Amedeo Omodei, maggiore in riposo, alla reclusione per m. sette e alla multa di lire 350, per truffa.
● Nella Spagna il Re ha firmato il decreto sul riposo festivo obbligatorio agli operai.
● La Corte di Cassazione francese, sulle uniformi conclusioni del Procuratore Generale ha decisa la revisione del processo Dreyfus iniziando subito la novella istruttoria.
● Il negoziante Michele De Clemente, il cui nome ricorre molto spesso sulle quarte pagine dei giornali annuncianti la spedizione del suo famoso “pacco”, dovette comparire avanti il pretore urbano di Milano, quale imputato di frode in commercio, su querela di certo Fasanello. Questi si recò sin dalla sua provincia di Cosenza per lagnarsi di una coperta, detta di seta, ma in realtà di filugello, speditagli in un “pacco De Clemente”, di lire diciannove, che contiene, come è noto, una infinità di oggetti.
Il pretore accolse con la sua sentenza la tesi di diritto svolta dal difensore e mandò assolto il De Clemente per inesistenza di reato.
● Pietro Acclarito che tentò di assassinare Re Umberto e che scontava la pena nell’ergastolo di Portolongone è stato condotto nel manicomio criminale di Montelupo per manifesta pazzia.
● Davanti a un magistrato di Londra era stato citato un povero commesso, il quale aveva preso in prestito 500 lire nel 1886, ne aveva pagate 2500 per interessi, ma tra interessi arretrati e sorte doveva ancora 3250 lire. Il debito esisteva (chi osa negarlo?), quindi il giudice lo condannò. La sentenza stabiliva che il commesso dovesse pagarlo a rate mensili di un centesimo. Per estinguere il debito occorrerebbero parecchie decine di secoli !
● Nel 1901 i divorzi in Francia furono 10.445. Per i motivi le domande sono divisi così: il 75 per cento per eccessi, sevizie, ingiurie gravi; il 15 per cento per adulterio della moglie; l’8 per cento per adulterio del marito, il 2 per cento per pene infamanti.
● La mattina del 18 il Tribunale di Trani con elaborata sentenza assolveva per inesistenza di reato, il signor Nicola De Laurentiis, insegnante elementare, condannato dal pretore Angelastro di Andria a 500 lire di multa per pretesa usurpazione di grado accademico, essendosi arrogato il titolo di prof.
● E’ stato osservato che colui che viene chiamato a deporre sopra le circostanze di un fatto, sul quale vuole mantenersi reticente o dare una versione diversa dalal vera, eseguisce, all’occhio dell’attento osservatore, un leggero movimento, in lui insolito, della persona, e mentre gli vengono dirette le domande, cui deve rispondere, sputa ogni tanto senza che quest’atto sia giustificato da analogo bisogno.
● Al Tribunale di Lecce, il 2 maggio venne giudicato, per direttissima, tal Laudisi, arrestato e deferito all’autorità giudiziaria sotto l’imputazione di oltraggio per le parole: “Io non ho nulla a che fare con la sbirraglia”.
Il Tribunale ha assoluto il Laudisi, fra le ovazioni del pubblico.
● A Parigi la signorina Delcassè ha scelto per tema della sua laurea: l’adulterio. Il fatto è molto commentato.
● Nel carcere di Firenze è avvenuto di questi giorni il matrimonio tra il detenuto Eugenio Michelassi e Ottavia Cialdini dal primo violentata. Testimoni furono il direttore del carcere ed il suo segretario. Erano presenti pure la sorella ed il padre della sposa, la madre dello sposo e due amiche. Dopo firmato l’atto la Cialdini venne colpita da convulsioni.
● A Padova di questi giorni il cardinale Calligari nella cappella privata presso la Cattedrale consacrò prete l’Avv. Augusto Piccini, sessantenne udinese. Il nuovo prete è entrato nel collegio vescovile di Thiene
● Pietro Acciarito – condannato all’ergastolo per l’attentato contro Umberto I ed ora passato al manicomio criminale di Montelupo – scrive una lettera alla madre, in cui dichiara di non essere pazzo e di non voler stare al Manicomio.
© Riproduzione riservata
L’abbonamento annuale al Foglietto Giudiziario costava 3 lire e fu chiuso perché i lettori non lo pagavano. La fruizione dei contenuti sul nostro sito e sulle nostre pagine social è invece totalmente gratuita, libera da immonde pubblicità ed è il frutto del lavoro di una nutrita squadra di persone. Puoi contribuire al mantenimento e allo sviluppo della nostra rivista acquistando i nostri libri targati Le Lucerne.