Il bombardamento della città di Coventry da parte della tedesca Luftwaffe avvenne nella notte tra il 14 e il 15 novembre 1940 ed è ricordato come uno degli eventi più tragici della seconda guerra mondiale.
Il bombardamento avvenne durante la seconda fase della battaglia aerea d’Inghilterra, iniziata dalla Luftwaffe l’11 agosto 1940 con l’obiettivo di annientare l’aviazione inglese in preparazione di uno sbarco in Inghilterra e proseguita successivamente contro i centri abitati allo scopo di minare il morale della popolazione civile. I primi bombardamenti di Coventry vennero effettuati il 25 agosto 1940 e vennero seguiti, nell’ottobre dello stesso anno, da diversi attacchi di breve durata che tuttavia causarono 176 vittime e danni all’aeroporto e all’ospedale.
La fase più famosa ebbe luogo la sera del 14 novembre 1940, sera di plenilunio, quando Coventry fu investita da ondate ininterrotte di incursioni aeree che si protrassero dalle ore 19.20 fino alle 6.15 del mattino successivo. Il raid avvenne per rappresaglia al bombardamento di Monaco di Baviera effettuato dalle forze inglesi l’8 novembre 1940 e venne denominato in codice dal comando tedesco Sonata al chiaro di luna.
Dei 500 bombardieri inizialmente decollati da aeroporti della Francia occupata dalle forze tedesche, 449 raggiunsero Coventry, guidati dal rudimentale sistema di radio navigazione X-Gerät, e parteciparono alle dieci ore del bombardamento sganciando indiscriminatamente sulla città 500 tonnellate di esplosivo e circa 30.000 spezzoni incendiari, volando ad alta quota a causa dell’intenso fuoco di sbarramento della contraerea inglese.
I primi bombardieri lanciarono dei bengala paracadutati per l’identificazione del bersaglio; successivamente vennero lanciate bombe incendiarie al fosforo che resero i bersagli più evidenti alle successive ondate di bombardieri tedeschi comandati da Albert Kesselring e Hugo Sperrle. Violente esplosioni cominciarono a scuotere il centro della città mentre le bombe incendiarie, esplosive e non, continuavano a cadere causando una tempesta di fuoco su tutta l’area sottostante.
Alle 19.59 tutti i mezzi antincendio erano all’opera per tentare di circoscrivere gli incendi sotto una pioggia di bombe sganciate dai bombardieri che continuavano ad arrivare sul cielo di Coventry. Al bombardamento si aggiunsero anche mine aeree costituite da esplosivo in grosse scatole metalliche sospese a paracadute che discendevano lentamente ed esplodevano prima dell’impatto col terreno. L’effetto era devastante spianando completamente tutto quanto compreso sotto il loro raggio d’azione. La chiesa di S. Nicola in Redford fu rasa al suolo da una di queste mine che provocò anche morti e feriti nella cripta sottostante.
Alle 2 del mattino cessò il fuoco della contraerea inglese per mancanza di munizioni. La maggior parte delle industrie era ridotta ad un ammasso di rovine in fiamme, le vie erano impraticabili per i crolli delle abitazioni adiacenti, il centro della città era in fiamme. Oltre duecento incendi avevano formato un unico gigantesco rogo con una temperatura di circa 1500 °C. Le fiamme si elevavano a più di trenta metri in un cielo annerito da alte colonne di fumo che rendevano visibile la città agli altri bombardieri in avvicinamento da una distanza di 200 chilometri. Il bombardamento continuò incessante fino all’alba per rallentare verso le ore 5 e cessare del tutto alle 6.15 quando fu suonato il cessato allarme.